Il colore viola

Celie e Nettie sono due sorelle di colore, unite da un legame affettivo fortissimo. Quando Celie (Whoopi Goldberg) è costretta a sposare l'uomo che aveva chiesto la mano di Nettie, un rude e violento contadino (Danny Glover), sembra spezzarsi il vincolo di unità tra le due sorelle. Dopo travagliati percorsi esistenziali, Celie e Nettie si ritroveranno insieme ancora una volta, consapevoli di aver riaffermato con forza la loro dignità.

Tratto dall'omonimo romanzo di Alice Walker, uno dei più importanti testi della letteratura afro-americana e tra i pochissimi scritti da una mano femminile, Il colore viola è uno degli esiti più fortunati del cinema spielberghiano impegnato, portatore di elevati valori morali e civili. Caso assai raro nella storia del cinema, offre sulla tematica delle discriminazioni razziali una prospettiva di analisi tutta interna alla comunità di colore. A essere discriminate, dentro la società afro-americana di inizio ‘900, sono le donne, vittime predestinate di un modello culturale sessista e violento. Qualche concessione di troppo a una consumata retorica melodrammatica impedisce un totale apprezzamento della pellicola. Toccanti tutte le interpretazioni, a cominciare da quella di una esordiente, meravigliosa, Whoopi Goldberg (nominata all'Oscar e premiata con il Golden Globe). Esordio al cinema anche per la conduttrice televisiva Oprah Winfrey (a sua volta nominata agli Oscar per la sua performance). Colonna sonora composta da una leggenda della black-music come Quincy Jones. La sceneggiatura del film è firmata da Menno Meyjes. Undici nomination agli Oscar, ma nessuna statuetta conquistata.