Moderato cantabile: Storia di uno strano amore
Moderato cantabile
Premi Principali
Premio per la miglior attrice al Festival di Cannes 1960
Durata
91
Formato
Regista
Mentre porta il figlio Pierre (Didier Haudepin) a lezione di piano, Anne (Jeanne Moreau) accorre al vicino Café de la Gironde dove si è appeno compiuto un omicidio. Per sfuggire alla noia della sua vita, sviluppa un'ossessione per il delitto e, tornata sul luogo, incontra Chauvin (Jean-Paul Belmondo) anch'egli testimone dell'accaduto, con il quale sviluppa una relazione clandestina.
Forse condizionato dall'insuccesso dell'ambizioso esordio con Il masnadiero (1953), Brook abbassa il tiro e costruisce una “tradizionale” storia di noia e adulterio nella classe media francese, tratta da un romanzo di Marguerite Duras, che si inserisce in un filone non certo esangue all'epoca. Nella sceneggiatura non succede granché e la pellicola si regge tutta sull'eleganza algida delle fotografia (Armand Thirard) e della messa in scena, sulla maschera di Belmondo e sui sospiri della Moreau (premiata al Festival di Cannes come migliore attrice), che in ogni caso non bastano a farne una pellicola memorabile. Il titolo è il modo in cui la maestra di musica chiede a Pierre di suonare un brano in apertura del film.
Forse condizionato dall'insuccesso dell'ambizioso esordio con Il masnadiero (1953), Brook abbassa il tiro e costruisce una “tradizionale” storia di noia e adulterio nella classe media francese, tratta da un romanzo di Marguerite Duras, che si inserisce in un filone non certo esangue all'epoca. Nella sceneggiatura non succede granché e la pellicola si regge tutta sull'eleganza algida delle fotografia (Armand Thirard) e della messa in scena, sulla maschera di Belmondo e sui sospiri della Moreau (premiata al Festival di Cannes come migliore attrice), che in ogni caso non bastano a farne una pellicola memorabile. Il titolo è il modo in cui la maestra di musica chiede a Pierre di suonare un brano in apertura del film.