Nella sua pelle
Dating the Enemy
Durata
97
Formato
Regista
Tania (Claudia Karvan) è una ricercatrice scientifica timida, intellettuale e metodica; Mark (Guy Pearce) fa il conduttore televisivo ed è un dongiovanni arrogante e superficiale. Ovvio che la coppia scoppi, ma la rottura verrà complicata da un inaspettato e magico scambio di identità.
Megan Simpson Huberman si ispira liberamente al romanzo Vice Versa: A Lesson to Fathers (1882) dell'inglese F. Anstey per riflettere sui ruoli all'interno della coppia e sulla fondamentale necessità di comprendere il punto di vista dell'altro. Il tema di base, spremuto all'osso dal cinema americano, è abusato (numerosi i precedenti: tra gli altri, Tale padre tale figlio, 1987, di Rod Daniel e Quel pazzo venerdì, 2003, di Mark Waters), ma la sceneggiatura (firmata dalla stessa Huberman) è sviluppata in modo, quantomeno, credibile, il ritmo è sostenuto e le interpretazioni frizzanti al punto giusto: esilarante Guy Pearce che osserva stranito il proprio organo sessuale e cita Alien (1979) di Ridley Scott e La mosca (1986) di David Cronenberg. Lieto fine convenzionale ma, una volta tanto, sospirato e necessario.
Megan Simpson Huberman si ispira liberamente al romanzo Vice Versa: A Lesson to Fathers (1882) dell'inglese F. Anstey per riflettere sui ruoli all'interno della coppia e sulla fondamentale necessità di comprendere il punto di vista dell'altro. Il tema di base, spremuto all'osso dal cinema americano, è abusato (numerosi i precedenti: tra gli altri, Tale padre tale figlio, 1987, di Rod Daniel e Quel pazzo venerdì, 2003, di Mark Waters), ma la sceneggiatura (firmata dalla stessa Huberman) è sviluppata in modo, quantomeno, credibile, il ritmo è sostenuto e le interpretazioni frizzanti al punto giusto: esilarante Guy Pearce che osserva stranito il proprio organo sessuale e cita Alien (1979) di Ridley Scott e La mosca (1986) di David Cronenberg. Lieto fine convenzionale ma, una volta tanto, sospirato e necessario.