Nemmeno il destino
Durata
110
Formato
Regista
Ale (Mauro Cordella), Ferdi (Fabrizio Nicastro) e Toni (Giuseppe Sanna) sono amici e vengono da situazioni familiari difficili e da un quartiere torinese degradato. Quando Toni si allontana cercando di cambiare il proprio destino, gli altri due si trovano ancora più soli e le difficoltà che dovranno affrontare li porteranno a reagire in modo diverso.
Il film è tratto dal romanzo omonimo di Gianfranco Bettin, mentre il titolo si riferisce alla canzone Nessuno, cantata da Wilma de Angelis e Betty Curtis e resa nota da Mina. Daniele Gaglianone pone molta attenzione all'aspetto tecnico, concentrandosi sulla fotografia delle immagini e sulla potenza del sonoro, oltre a valorizzare la resa attoriale dei propri protagonisti, tutti esordienti convincenti. Queste scelte, tuttavia, lo allontanano da uno sguardo d'insieme coerente sulla propria opera che, dopo un inizio promettente, segue uno sviluppo confuso e impacciato, con un uso eccessivo dei flashback, che rallenta il ritmo del lungometraggio. Non completamente riuscita, l'opera contiene però uno sguardo interessante sulla periferia operaia di Torino che verrà ripreso dal regista nei successivi Pietro (2010) e Ruggine (2011).
Il film è tratto dal romanzo omonimo di Gianfranco Bettin, mentre il titolo si riferisce alla canzone Nessuno, cantata da Wilma de Angelis e Betty Curtis e resa nota da Mina. Daniele Gaglianone pone molta attenzione all'aspetto tecnico, concentrandosi sulla fotografia delle immagini e sulla potenza del sonoro, oltre a valorizzare la resa attoriale dei propri protagonisti, tutti esordienti convincenti. Queste scelte, tuttavia, lo allontanano da uno sguardo d'insieme coerente sulla propria opera che, dopo un inizio promettente, segue uno sviluppo confuso e impacciato, con un uso eccessivo dei flashback, che rallenta il ritmo del lungometraggio. Non completamente riuscita, l'opera contiene però uno sguardo interessante sulla periferia operaia di Torino che verrà ripreso dal regista nei successivi Pietro (2010) e Ruggine (2011).