
La ragazza di nome Giulio
Durata
106
Formato
Regista
Una ragazza (Silvia Dioniso), che porta il nome di Giulio in omaggio al padre, vive i proprio turbamenti sessuali in maniera violenta, tra pulsioni omoerotiche, paura degli uomini e incapacità di amare.
Tratto dallo scandaloso romanzo di Milena Milani del 1962, che costò all'autrice numerose traversie legali, un film che prova a portare sullo schermo i difficili e introspettivi temi trattati senza riuscire ad approfondire adeguatamente la figura centrale di Giulio. L'interpretazione della Dioniso, bella ma incapace di ritrarre la complessa gamma emotiva del suo personaggio, non aiuta e la pellicola finisce per essere diventata famosa più per le pruderie che andava cercando il pubblico dell'epoca che per altro. Il buon mestiere registico di Valerii poco si adatta a una vicenda così delicata e perturbante: piatto, a dispetto della materia letteraria di partenza.
Tratto dallo scandaloso romanzo di Milena Milani del 1962, che costò all'autrice numerose traversie legali, un film che prova a portare sullo schermo i difficili e introspettivi temi trattati senza riuscire ad approfondire adeguatamente la figura centrale di Giulio. L'interpretazione della Dioniso, bella ma incapace di ritrarre la complessa gamma emotiva del suo personaggio, non aiuta e la pellicola finisce per essere diventata famosa più per le pruderie che andava cercando il pubblico dell'epoca che per altro. Il buon mestiere registico di Valerii poco si adatta a una vicenda così delicata e perturbante: piatto, a dispetto della materia letteraria di partenza.