Per il gusto di uccidere
Durata
86
Formato
Regista
Un cacciatore di taglie (Craig Hill) assiste imperterrito a massacri e uccisioni dei banditi che poi consegnerà alla giustizia intascando laute ricompense.
Atipico western all'italiana, Per il gusto di uccidere propone una figura di protagonista che definire antieroica è poco: Lanky Fellow è un voyeur, quasi sadico, che per il proprio tornaconto non si fa scrupoli a lasciare morire degli innocenti, un cowboy decisamente lontano dallo stereotipo del pistolero-giustiziere cui Hollywood ci aveva abituati. Assistente alla regia di Sergio Leone, Valerii, qui al suo esordio, scimmiotta non poco il maestro, rifacendosi alle atmosfere delle sue pellicole più cupe e peccando proprio in questo di scarsa originalità. Simpatici i caratteri di contorno, tra cui un “Machete” cui forse si ispirerà Robert Rodriguez per l'omonimo personaggio interpretato da Danny Trejo, ma da segnalare positivamente c'è davvero pochissimo.
Atipico western all'italiana, Per il gusto di uccidere propone una figura di protagonista che definire antieroica è poco: Lanky Fellow è un voyeur, quasi sadico, che per il proprio tornaconto non si fa scrupoli a lasciare morire degli innocenti, un cowboy decisamente lontano dallo stereotipo del pistolero-giustiziere cui Hollywood ci aveva abituati. Assistente alla regia di Sergio Leone, Valerii, qui al suo esordio, scimmiotta non poco il maestro, rifacendosi alle atmosfere delle sue pellicole più cupe e peccando proprio in questo di scarsa originalità. Simpatici i caratteri di contorno, tra cui un “Machete” cui forse si ispirerà Robert Rodriguez per l'omonimo personaggio interpretato da Danny Trejo, ma da segnalare positivamente c'è davvero pochissimo.