Revolver
Durata
111
Formato
Regista
Vito Cipriani (Oliver Reed), inflessibile direttore di un carcere milanese, soggiace al ricatto teso dai rapitori della moglie Anna (Agostina Belli) e favorisce l'evasione del detenuto francese Milo Ruiz (Fabio Testi). I due uomini si mettono sulle tracce dei rapitori: arrivati in Francia, scopriranno un oscuro intrigo ordito ai loro danni.
Sergio Sollima, regista italiano di genere meno noto rispetto ai colleghi Fernando Di Leo e Umberto Lenzi, si cimenta nell'apprezzabile tentativo di sfruttare il filone noir/poliziesco assai in voga negli anni Settanta, distaccandosi per soggetto e trama dalla miriade di storie di poliziotti di ferro e criminali incalliti. L'accoppiata Oliver Reed-Fabio Testi, nonostante un'interpretazione non sempre all'altezza, inscena una dialettica atipica tra le figure di tutore dell'ordine e malvivente, dai contorni sfumati e non monolitica come vuole la tradizione del poliziottesco. La sottotrama, che vede i protagonisti vittime e pedine del potere politico costituito, risulta troppo intricata e pretestuosa e la critica sociale appare abbozzata e mal amalgamata con la componente action: il risultato, in ogni caso, è volenteroso e in parte apprezzabile. Malinconica colonna sonora composta da Ennio Morricone, il cui tema portante Un ami è inserito in una sequenza di Bastardi senza gloria (2009) di Quentin Tarantino. Sceneggiato da Sollima con Massimo De Rita e Arduino Maiuri.
Sergio Sollima, regista italiano di genere meno noto rispetto ai colleghi Fernando Di Leo e Umberto Lenzi, si cimenta nell'apprezzabile tentativo di sfruttare il filone noir/poliziesco assai in voga negli anni Settanta, distaccandosi per soggetto e trama dalla miriade di storie di poliziotti di ferro e criminali incalliti. L'accoppiata Oliver Reed-Fabio Testi, nonostante un'interpretazione non sempre all'altezza, inscena una dialettica atipica tra le figure di tutore dell'ordine e malvivente, dai contorni sfumati e non monolitica come vuole la tradizione del poliziottesco. La sottotrama, che vede i protagonisti vittime e pedine del potere politico costituito, risulta troppo intricata e pretestuosa e la critica sociale appare abbozzata e mal amalgamata con la componente action: il risultato, in ogni caso, è volenteroso e in parte apprezzabile. Malinconica colonna sonora composta da Ennio Morricone, il cui tema portante Un ami è inserito in una sequenza di Bastardi senza gloria (2009) di Quentin Tarantino. Sceneggiato da Sollima con Massimo De Rita e Arduino Maiuri.