La Sapienza
Durata
100
Formato
Regista
Una coppia francese in crisi: lui (Fabrizio Rongione) è un architetto cinquantenne di successo che inizia a nutrire dei dubbi sulla natura del suo lavoro; lei (Christelle Prot), un'esperta della psiche umana attraversata da una grave inquietudine. Un viaggio verso Roma, per studiare le opere di Borromini, potrebbe essere l'occasione per ritrovarsi. Arrivati a Stresa, fanno la conoscenza di due ragazzi, fratello (Ludovico Succio) e sorella (Arianna Nastro), che daranno una scossa alle loro esistenze.
Attraversata da un forte rigore formale, La Sapienza è un'opera che vorrebbe essere una grande lezione intellettuale. Forzata e spesso fine a se stessa, mette in campo diverse tematiche apparentemente ambiziose (dialoghi intergenerazionali, lo scorrere del tempo, il senso dell'arte) che danno vita a riflessioni vuote e a un semplice esercizio di stile complessivo. Ogni dialogo risulta banale e molto meno profondo di quanto potrebbe apparire a prima vista. Notevolmente spocchioso è un film più irritante che suggestivo, in cui il regista Eugène Green interpreta un membro del popolo caldeo che dà “saggi” consigli alla donna protagonista. In un cast ai limiti del ridicolo, si salvano soltanto Fabrizio Rongione e Christelle Prot.
Attraversata da un forte rigore formale, La Sapienza è un'opera che vorrebbe essere una grande lezione intellettuale. Forzata e spesso fine a se stessa, mette in campo diverse tematiche apparentemente ambiziose (dialoghi intergenerazionali, lo scorrere del tempo, il senso dell'arte) che danno vita a riflessioni vuote e a un semplice esercizio di stile complessivo. Ogni dialogo risulta banale e molto meno profondo di quanto potrebbe apparire a prima vista. Notevolmente spocchioso è un film più irritante che suggestivo, in cui il regista Eugène Green interpreta un membro del popolo caldeo che dà “saggi” consigli alla donna protagonista. In un cast ai limiti del ridicolo, si salvano soltanto Fabrizio Rongione e Christelle Prot.