
L'uccello dalle piume di cristallo
Durata
98
Formato
Regista
Sam Dalmas (Tony Musante), scrittore americano trasferitosi a Roma per recuperare l'ispirazione, assiste al tentato assassinio di Monica Ranieri (Eva Renzi). Coinvolto nelle indagini dal commissario Morosini (Enrico Maria Salerno), metterà in pericolo la sua vita e quella della compagna Giulia (Suzy Kendall).
Il debutto ufficiale di Dario Argento dietro la macchina da presa è un thriller serrato e angosciante, intriso di violenza e contaminato da un umorismo beffardo che aumenta la tensione invece di stemperarla. Primo episodio della “Trilogia degli animali” (seguiranno Il gatto a nove code e 4 mosche di velluto grigio, entrambi del 1971), ispirato al romanzo La statua che urla di Fredric Brown, il film gode di una sceneggiatura fluida e trascinante, di una tecnica sorprendente (soprattutto nelle sequenze degli omicidi) e contribuì a lanciare il tormentone tipicamente argentiano del “particolare che sfugge”, espediente narrativo su cui si regge la vicenda. Con l'unico e non del tutto trascurabile limite di ricalcare un po' troppo le soluzioni di Mario Bava. Memorabili le soggettive del serial killer che si avvicina alle prede e gli incalzanti frame dei ricordi di Dalmas. Fotografia di Vittorio Storaro, musiche di Ennio Morricone.
Il debutto ufficiale di Dario Argento dietro la macchina da presa è un thriller serrato e angosciante, intriso di violenza e contaminato da un umorismo beffardo che aumenta la tensione invece di stemperarla. Primo episodio della “Trilogia degli animali” (seguiranno Il gatto a nove code e 4 mosche di velluto grigio, entrambi del 1971), ispirato al romanzo La statua che urla di Fredric Brown, il film gode di una sceneggiatura fluida e trascinante, di una tecnica sorprendente (soprattutto nelle sequenze degli omicidi) e contribuì a lanciare il tormentone tipicamente argentiano del “particolare che sfugge”, espediente narrativo su cui si regge la vicenda. Con l'unico e non del tutto trascurabile limite di ricalcare un po' troppo le soluzioni di Mario Bava. Memorabili le soggettive del serial killer che si avvicina alle prede e gli incalzanti frame dei ricordi di Dalmas. Fotografia di Vittorio Storaro, musiche di Ennio Morricone.