Tutti dentro
Durata
108
Formato
Regista
Il giudice Annibale Salvemini (Alberto Sordi) è un magistrato assai scrupoloso nell'esercitare il proprio impiego. Finalmente, il giorno in cui il suo superiore riceve il pensionamento, gli viene affidata una maxi-inchiesta con centinaia di indagati. Tuttavia l'accanimento e lo zelo eccessivo rischieranno di minare la sua integrità professionale.
Alberto Sordi precorre i tempi, anticipando di qualche anno le vicende di Tangentopoli. Peccato che Tutti dentro si riveli una pellicola che fa acqua da tutte le parti: l'intreccio è davvero scontato e spesso lacunoso, mentre risultano decisamente anacronistici alcuni inserti che richiamano il poliziottesco degli anni Settanta. La sceneggiatura incerta e i piccoli guizzi di comicità a cui Sordi non rinuncia confondono lo spettatore: Tutti dentro indugia in un insipido limbo tra la commedia e il giallo, non rinunciando a intenti moralistici e sarcastici indirizzati verso la macchina della giustizia italiana. Da segnalare la presenza nel cast di Joe Pesci.
Alberto Sordi precorre i tempi, anticipando di qualche anno le vicende di Tangentopoli. Peccato che Tutti dentro si riveli una pellicola che fa acqua da tutte le parti: l'intreccio è davvero scontato e spesso lacunoso, mentre risultano decisamente anacronistici alcuni inserti che richiamano il poliziottesco degli anni Settanta. La sceneggiatura incerta e i piccoli guizzi di comicità a cui Sordi non rinuncia confondono lo spettatore: Tutti dentro indugia in un insipido limbo tra la commedia e il giallo, non rinunciando a intenti moralistici e sarcastici indirizzati verso la macchina della giustizia italiana. Da segnalare la presenza nel cast di Joe Pesci.