Sogno d'amanti

Durante una vacanza sulle Alpi svizzere, Mary (Ann Todd) rivede il suo grande amore Steven (Trevor Howard), lasciato anni prima per sposare il ricco Howard (Claude Rains). Mary ripercorre con la memoria i momenti più intensi della loro storia, tra lei e Steven c'è ancora del sentimento?

Adattando un romanzo di H.G. Wells, David Lean dà vita a un seguito ideale del suo grandissimo Breve incontro (1945) o, meglio, una versione ampliata, che ha in comune col precedente film la struttura a flashback, analoghe situazioni e scene, persino alcuni dialoghi. Anche in questo caso, come in molto cinema di Lean, il punto di vista è quello del personaggio femminile (l'eroina di Ann Todd, ai tempi moglie del regista). Stavolta, però, mancano la freschezza della sceneggiatura, l'alchimia tra i personaggi e quella perfezione narrativa che facevano dell'altra pellicola un gioiellino del mélo sentimentale. Qui è tutto più pesante, artificioso, melenso. Del resto, l'autore dello script è Eric Ambler, noto scrittore di romanzi di spionaggio poco a suo agio con le love story.