Sotto falso nome
Durata
105
Formato
Regista
All'anagrafe è Daniel Boltanski (Daniel Auteuil), ma quando scrive usa lo pseudonimo di Serge Novak. È un autore affermato di best seller, ed è sposato con Nicoletta (Greta Scacchi). Si invaghisce però della ragazza sbagliata e dovrà presto fare i conti con i fantasmi del proprio passato.
Seconda pellicola del regista Roberto Andò, è un film fragile e repellente, non tanto per la struttura narrativa, esile ma non disprezzabile, quanto per le scelte stilistiche che accompagnano la caratterizzazione dei protagonisti e le loro azioni. Il personaggio principale viene raccontato attraverso una serie di indizi che il regista dissemina nelle inquadrature e dalla lettura di pagine dei suoi libri: un procedimento arzigogolato, intellettualistico, quasi mai interessante o motivato da effettive urgenze espressive, cerebrale nella maniera più esecrabile. Sonorissima caduta di stile per Andò, tra velleità letterarie, melanconie grossolane accarezzate dalle note del solito Ludovico Einaudi e una dialettica tra finzione e realtà mai compiuta ma sempre retorica, insopportabile, estetizzante.
Seconda pellicola del regista Roberto Andò, è un film fragile e repellente, non tanto per la struttura narrativa, esile ma non disprezzabile, quanto per le scelte stilistiche che accompagnano la caratterizzazione dei protagonisti e le loro azioni. Il personaggio principale viene raccontato attraverso una serie di indizi che il regista dissemina nelle inquadrature e dalla lettura di pagine dei suoi libri: un procedimento arzigogolato, intellettualistico, quasi mai interessante o motivato da effettive urgenze espressive, cerebrale nella maniera più esecrabile. Sonorissima caduta di stile per Andò, tra velleità letterarie, melanconie grossolane accarezzate dalle note del solito Ludovico Einaudi e una dialettica tra finzione e realtà mai compiuta ma sempre retorica, insopportabile, estetizzante.