Taxi Girl
Durata
100
Formato
Regista
Roma. La procace Marcella (Edwige Fenech) lavora come tassista contro il parere della madre (Adriana Facchetti), che la vorrebbe accasata con prole. Un giorno fa salire sul suo taxi Adone Adonis (Aldo Maccione), boss della droga ricercato dalla polizia: è l'inizio di una serie di rocambolesche avventure, nelle quali verranno coinvolti Ramon (George Hilton), pretendente sposato, e Walter (Michele Gammino), innamorato geloso.
Una commedia all'italiana che punta alla comicità demenziale, tralasciando l'erotismo (Edwige Fenech mostra i seni, ma sempre in contesti apertamente goliardici). Alcune gag sono divertenti (gli equivoci linguistici tra Adone Adonis e il suo segretario Rocco, interpretato da Giacomo Rizzo, affetto da sordità), ma la sceneggiatura di Michele Massimo Tarantini e Francesco Milizia è troppo confusa e si limita a giustapporre scenette senza creare un effetto di continuità. L'elemento più interessante del film è costituito dallo sfrenato citazionismo inerente ai poliziotteschi anni '70: Gianfranco D'Angelo, nei panni di Isidoro, evoca Squadra antiscippo (1976) di Bruno Corbucci e Roma a mano armata (1976) di Umberto Lenzi, Enzo Cannavale (il commissario Angelini) sforna titoli da antologia in chiave demistificante (La delinquenza imperversa, la polizia non ne può più) e gli inseguimenti automobilistici sono oggetto di irresistibili parodie. Alvaro Vitali è Alvaro, collega di Marcella; Franco Diogene è lo sceicco che parla come Stanlio.
Una commedia all'italiana che punta alla comicità demenziale, tralasciando l'erotismo (Edwige Fenech mostra i seni, ma sempre in contesti apertamente goliardici). Alcune gag sono divertenti (gli equivoci linguistici tra Adone Adonis e il suo segretario Rocco, interpretato da Giacomo Rizzo, affetto da sordità), ma la sceneggiatura di Michele Massimo Tarantini e Francesco Milizia è troppo confusa e si limita a giustapporre scenette senza creare un effetto di continuità. L'elemento più interessante del film è costituito dallo sfrenato citazionismo inerente ai poliziotteschi anni '70: Gianfranco D'Angelo, nei panni di Isidoro, evoca Squadra antiscippo (1976) di Bruno Corbucci e Roma a mano armata (1976) di Umberto Lenzi, Enzo Cannavale (il commissario Angelini) sforna titoli da antologia in chiave demistificante (La delinquenza imperversa, la polizia non ne può più) e gli inseguimenti automobilistici sono oggetto di irresistibili parodie. Alvaro Vitali è Alvaro, collega di Marcella; Franco Diogene è lo sceicco che parla come Stanlio.