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La poliziotta a New York
Durata
91
Formato
Regista
Chiamati a New York dallo strampalato poliziotto MacCaron (Renzo Montagnani), gli agenti Gianna Amicucci (Edwige Fenech) e Alvaro Tarallo (Alvaro Vitali) si sostituiscono rispettivamente alla pupa e alla guardia del corpo del boss Big John (Aldo Maccione) per risolvere un pericoloso caso.
Michele Massimo Tarantini si conferma uno dei più triviali esponenti del filone della "commedia sexy all'italiana" realizzando l'ennesimo, stanco, ripetitivo film con Edwige Fenech che si sforza nell'arduo compito di recitare e Alvaro Vitali che si umilia in tutti i modi possibili pur di strappare una pietosa risata. Ultimo capitolo di un'ipotetica trilogia sulle vicende della poliziotta Gianna (preceduto da La poliziotta fa carriera del 1976 e La poliziotta della squadra del buoncostume del 1979), la pellicola non si risolleva nemmeno quando appare in scena Renzo Montagnani, costretto nei panni di un personaggio talmente bolso da non suscitare la minima simpatia. Prodotto da esportazione di serie-z, con alcune sequenze girate realmente a Central Park.
Michele Massimo Tarantini si conferma uno dei più triviali esponenti del filone della "commedia sexy all'italiana" realizzando l'ennesimo, stanco, ripetitivo film con Edwige Fenech che si sforza nell'arduo compito di recitare e Alvaro Vitali che si umilia in tutti i modi possibili pur di strappare una pietosa risata. Ultimo capitolo di un'ipotetica trilogia sulle vicende della poliziotta Gianna (preceduto da La poliziotta fa carriera del 1976 e La poliziotta della squadra del buoncostume del 1979), la pellicola non si risolleva nemmeno quando appare in scena Renzo Montagnani, costretto nei panni di un personaggio talmente bolso da non suscitare la minima simpatia. Prodotto da esportazione di serie-z, con alcune sequenze girate realmente a Central Park.
