Tucker – Un uomo e il suo sogno
Tucker: The Man and His Dream
Durata
110
Formato
Regista
Chicago, 1945: progettista geniale e talentuoso, Preston Tucker (Jeff Bridges) lancia in America la sua rivoluzionaria idea di auto del futuro, con pochissimi consumi e prezzi contenuti. Un'iniziativa che non piace alle grandi aziende automobilistiche di Detroit, spaventate dalla portata innovatrice dei progetti di Tucker e pronte a fargli la guerra con l'obiettivo di rovinarlo.
Tratto da una storia vera, il sedicesimo lungometraggio di Francis Ford Coppola rappresenta, insieme a Rusty il selvaggio (1983), uno dei suoi film produttivamente più autonomi nei sofferti anni '80: per una volta libero dai condizionamenti delle major, Coppola dà vita a un lussuoso e magniloquente affresco ricolmo di riferimenti autobiografici su un uomo, Tucker, che, esattamente come fece lui stesso con Hollywood negli anni '70, tentò di sfidare i poteri forti di un settore schiavo del denaro, ma venne sconfitto e umiliato pubblicamente. Registicamente imponente e affascinante, il film sconta una scrittura (la sceneggiatura è firmata da Arnold Schulman e David Seidler) ridondante e non sempre all'altezza della messinscena decisamente pirotecnica. Splendida la fotografia di Vittorio Storaro e le scenografie di Dean e Alex Tavoularis. Cast decisamente azzeccato, con un Jeff Bridges decisamente ispirato e un Martin Landau in gran forma, tanto da conquistare il Golden Globe come miglior attore non protagonista. Il senatore Ferguson è interpretato da Lloyd Bridges, padre di Jeff. George Lucas, grande amico e ex compagno di università di Coppola, è produttore esecutivo. Come buona parte dei film di Coppola degli anni '80, è caduto nel dimenticatoio collettivo e meriterebbe di essere riscoperto.