Tutta colpa di Voltaire
La faute à Voltaire
Durata
130
Formato
Regista
Jallel (Sami Bouajila), giovane immigrato tunisino, si spaccia per algerino al fine di ottenere un permesso di soggiorno per risiedere in Francia. Integrarsi, però, sarà tutt'altro che semplice.
L'esordio alla regia di Abdellatif Kechiche ricorda, per il realismo e l'uso della camera, i principi del "Dogma 95" di Lars von Trier e Thomas Vinterberg: niente colonna sonora (eccezion fatta per la musica proveniente da fonti nella scena), molti ambienti esterni, numerosi primi piani e la volontà di descrivere eventi e azioni fin nei minimi particolari. Tutta colpa di Voltaire è un'opera di denuncia, impegnata ma poco calibrata nelle sue parti e che mette decisamente troppa carne al fuoco. L'eccessiva e inutile lunghezza, unita ad alcune ingenuità, inficia pesantemente sul risultato: le doti di Kechiche, seppur già presenti, si rivelano ancora acerbe. Per ammirarle completamente bisognerà aspettare i film successivi. Vincitore del premio per la miglior opera prima alla 57ª edizione della Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia.
L'esordio alla regia di Abdellatif Kechiche ricorda, per il realismo e l'uso della camera, i principi del "Dogma 95" di Lars von Trier e Thomas Vinterberg: niente colonna sonora (eccezion fatta per la musica proveniente da fonti nella scena), molti ambienti esterni, numerosi primi piani e la volontà di descrivere eventi e azioni fin nei minimi particolari. Tutta colpa di Voltaire è un'opera di denuncia, impegnata ma poco calibrata nelle sue parti e che mette decisamente troppa carne al fuoco. L'eccessiva e inutile lunghezza, unita ad alcune ingenuità, inficia pesantemente sul risultato: le doti di Kechiche, seppur già presenti, si rivelano ancora acerbe. Per ammirarle completamente bisognerà aspettare i film successivi. Vincitore del premio per la miglior opera prima alla 57ª edizione della Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia.