Triplo gioco

Bob (Nick Nolte), giocatore d'azzardo stagionato ed eroinomane, dopo aver salvato la vita a una giovane donna dell'Est (Nutsa Kukhianidze) decide di commettere un ultimo, grande colpo nel caveau di un casinò di Montecarlo, stimolato dai suggerimenti dell'amico Raoul (Gérard Darmon) e aiutato dalla competenza di Vladimir (Emir Kusturica).

Debole remake di un'opera seminale come Bob il giocatore (1956) di Jean-Pierre Melville, il film, scritto e diretto da Neil Jordan, ha più d'un'ambizione al suo arco. Lo si capisce dalla satura fotografia di Chris Menges, dalla vibrante performance di un Nolte effettivamente incisivo, da una regia sicura di sé. Il problema è che a zoppicare è l'idea alla base della pellicola, e non la sua dignitosa confezione: laccato e compiaciuto, Triplo gioco può anche essere piacevole da guardare, ma risulta inevitabilmente fuori tempo massimo. La pretesa di aggiornare in chiave neo-noir un classico che ha fatto storia non può dirsi riuscita.