Tutti gli uomini del deficiente
Durata
109
Formato
Regista
Il magnate dei videogame Leone Stella (Arnoldo Foà) decide di lasciare il suo impero in eredità a un suo omonimo: per selezionare il fortunato tra i tanti possibili candidati, organizza un feroce torneo a eliminazione.
Maldestro tentativo di portare al cinema la Gialappa's Band, il trio di commentatori comici più famoso della televisione, Tutti gli uomini del deficiente si limita a riunire i personaggi lanciati proprio nei loro programmi e a metterli insieme con una sceneggiatura raffazzonata e dalle ambizioni nonsense che appiccica gag già consolidate a situazioni slapstick per pubblici generosi. Da Aldo, Giovanni e Giacomo a Fabio De Luigi, da Marina Massironi a Ugo Dighero, da Paolo Hendel a Luciana Littizzetto, da Gioele Dix a Maurizio Crozza: tutti i beniamini della Gialappa's, che firma la sceneggiatura insieme a Enzo Santin, Paolo Costella e Andrea Salvadore, partecipano generosamente insieme a vecchie glorie del teatro e del cabaret come Andrea Brambilla e Gigio Alberti, mentre il terzetto commenta senza mai apparire. Confusionario e sfilacciato, l'insieme non regge oltre i pochi minuti e finisce presto per annoiare anziché divertire. Da dimenticare in toto. La colonna sonora è di Elio e le Storie Tese.
Maldestro tentativo di portare al cinema la Gialappa's Band, il trio di commentatori comici più famoso della televisione, Tutti gli uomini del deficiente si limita a riunire i personaggi lanciati proprio nei loro programmi e a metterli insieme con una sceneggiatura raffazzonata e dalle ambizioni nonsense che appiccica gag già consolidate a situazioni slapstick per pubblici generosi. Da Aldo, Giovanni e Giacomo a Fabio De Luigi, da Marina Massironi a Ugo Dighero, da Paolo Hendel a Luciana Littizzetto, da Gioele Dix a Maurizio Crozza: tutti i beniamini della Gialappa's, che firma la sceneggiatura insieme a Enzo Santin, Paolo Costella e Andrea Salvadore, partecipano generosamente insieme a vecchie glorie del teatro e del cabaret come Andrea Brambilla e Gigio Alberti, mentre il terzetto commenta senza mai apparire. Confusionario e sfilacciato, l'insieme non regge oltre i pochi minuti e finisce presto per annoiare anziché divertire. Da dimenticare in toto. La colonna sonora è di Elio e le Storie Tese.