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All'assalto di Broadway
Bucking Broadway
Durata
56
Formato
Regista
Il rude cowboy Cheyenne Harry (Harry Carey) corteggia la figlia del padrone (Molly Malone), ma questa, sedotta da un gentiluomo di città (Vester Pegg), fugge con lui a New York. La ragazza se ne pente presto e il mandriano la raggiunge nella metropoli per liberarla dallo scomodo fidanzato.
Si tratta, con probabilità, del sesto lungometraggio firmato da John Ford: considerato perduto per molti decenni, è stato casualmente ritrovato negli archivi del “Centre national du cinéma et de l'image animée” e sottoposto a un accurato restauro (in Italia, è stato proiettato al Festival del cinema ritrovato di Bologna nel 2003). Fu filmato ai tempi in cui Ford (che appariva nei credits come “Jack”) era un artigiano solito a girare un film in una manciata di giorni. Appare il suo attore feticcio di quegli anni, Harry Carey, nel ruolo seriale di Cheyenne Harry, figura ruvida e al contempo comica. Più che un western, una commedia amorosa dove le praterie del Wyoming lasciano spazio, nella seconda parte, alle scenografie déco della “corrotta” New York. Ingenuo ma a tratti godibile: il regista sembra parodiare il celebre last minute rescue in montaggio alternato di Nascita di una nazione (1915) dell'amico David W. Griffith, nella scena in cui i cowboy si lanciano al galoppo sulle strade newyorkesi.
Si tratta, con probabilità, del sesto lungometraggio firmato da John Ford: considerato perduto per molti decenni, è stato casualmente ritrovato negli archivi del “Centre national du cinéma et de l'image animée” e sottoposto a un accurato restauro (in Italia, è stato proiettato al Festival del cinema ritrovato di Bologna nel 2003). Fu filmato ai tempi in cui Ford (che appariva nei credits come “Jack”) era un artigiano solito a girare un film in una manciata di giorni. Appare il suo attore feticcio di quegli anni, Harry Carey, nel ruolo seriale di Cheyenne Harry, figura ruvida e al contempo comica. Più che un western, una commedia amorosa dove le praterie del Wyoming lasciano spazio, nella seconda parte, alle scenografie déco della “corrotta” New York. Ingenuo ma a tratti godibile: il regista sembra parodiare il celebre last minute rescue in montaggio alternato di Nascita di una nazione (1915) dell'amico David W. Griffith, nella scena in cui i cowboy si lanciano al galoppo sulle strade newyorkesi.
