L'ultima frontiera

Derubato dai pellerossa, il cacciatore di pellicce Jed Cooper (Victor Mature) si arruola nell'esercito in qualità di guida nelle foreste dell'Oregon. Ma il suo vero desiderio è cambiare vita, stabilizzarsi e avere una famiglia.

Western anticonvenzionale ispirato a un romanzo di Richard Emery Roberts. Ad Anthony Mann interessa, soprattutto, mettere in contrasto i differenti caratteri dei protagonisti, esplicitando le divergenze tra il “selvatico” Cooper – amante della natura e della libertà – e il rigore militare del suo colonnello (Robert Preston). La scrittura dei personaggi è forte e appassionante, degna dei migliori lavori del regista, che dirige anche qui con mano sicura senza perdersi in sequenze di troppo: maestose, in particolare, le prime battute e l'apparato visivo guidato dal direttore della fotografia William C. Mellor. Peccato che il film non riesca ad elevarsi più di tanto, smorzato da alcuni sentimentalismi di troppo e da un finale non all'altezza del resto della pellicola. Un film con tanti pregi, ma che lascia l'amaro in bocca per quello che sarebbe potuto essere stato e che invece non è.