United 93
United 93
Durata
111
Formato
Regista
L'11 settembre 2001 l'aereo di linea United 93 viene dirottato nel corso dell'attacco terroristico che ha coinvolto il World Trade Center e il Pentagono. Quando i passeggeri dell'aereo, inizialmente convinti che si tratti di un semplice dirottamento, capiscono che i terroristi intendono far schiantare il velivolo, decidono di ribellarsi per evitare un ulteriore, inutile, massacro.
Greengrass racconta l'11 settembre con semplicità e linearità, adottando uno stile che guarda al documentarismo, cercando l'effetto verità e al contempo rimarcando un'impronta estetica personale caratterizzata dall'uso della camera a mano e di un montaggio convulso. Una ricostruzione dettagliata che propone i fatti privandoli di qualsiasi aurea retorica, raccontando con funzionale essenzialità una “normale” giornata di angoscia e terrore, illustrando prima la calma apparente (con tanto di lunghe sequenze all'interno delle varie sale radar e torri di controllo), poi la tensione sempre più crescente e infine la tragedia inevitabile. Intelligente la scelta del regista (e sceneggiatore) di far interpretare i passeggeri dello United 93 e i terroristi da attori non professionisti, evitando così distrazioni divistiche e connotazioni eroiche, garantendo una maggiore partecipazione emotiva dinnanzi a volti sconosciuti. L'abilità di Greengrass sta nella capacità di costruire scrupolosamente una tensione latente che cresce inesorabilmente man mano che il film prosegue fino agli straordinari ultimi venti minuti, in cui si manifesta tutta la furiosa e feroce ineluttabilità degli eventi. Due nomination all'Oscar: miglior regia e miglior montaggio.
Greengrass racconta l'11 settembre con semplicità e linearità, adottando uno stile che guarda al documentarismo, cercando l'effetto verità e al contempo rimarcando un'impronta estetica personale caratterizzata dall'uso della camera a mano e di un montaggio convulso. Una ricostruzione dettagliata che propone i fatti privandoli di qualsiasi aurea retorica, raccontando con funzionale essenzialità una “normale” giornata di angoscia e terrore, illustrando prima la calma apparente (con tanto di lunghe sequenze all'interno delle varie sale radar e torri di controllo), poi la tensione sempre più crescente e infine la tragedia inevitabile. Intelligente la scelta del regista (e sceneggiatore) di far interpretare i passeggeri dello United 93 e i terroristi da attori non professionisti, evitando così distrazioni divistiche e connotazioni eroiche, garantendo una maggiore partecipazione emotiva dinnanzi a volti sconosciuti. L'abilità di Greengrass sta nella capacità di costruire scrupolosamente una tensione latente che cresce inesorabilmente man mano che il film prosegue fino agli straordinari ultimi venti minuti, in cui si manifesta tutta la furiosa e feroce ineluttabilità degli eventi. Due nomination all'Oscar: miglior regia e miglior montaggio.