Elegia americana
Hillbilly Elegy
2020
Netflix
Paese
Usa
Genere
Drammatico
Durata
116 min.
Formato
Colore
Regista
Ron Howard
Attori
Gabriel Basso
Amy Adams
Glenn Close
Owen Asztalos
Freida Pinto
J.D. Vance (Gabriel Basso), ex marine e studente di legge, è pronto a sfruttare l’opportunità di un lavoro che potrebbe dare la svolta alla sua vita e realizzare i suoi sogni. Tuttavia, un problema familiare lo riporta con la mente alla sua infanzia, ai problemi di dipendenza della madre (Amy Adams) e al rapporto fondamentale con sua nonna (Glenn Close).

Adattamento cinematografico del libro di memorie pubblicato nel 2016 da J.D. Vance, questa storia ha nel suo titolo originale già una base di lettura: Hillbilly Elegy, facendo riferimento a un termine non sempre lusinghiero per le persone che abitano nelle aree rurali degli Stati Uniti. L’idea di Ron Howard è chiara: offrire una panoramica ad alta ambizione sulla costruzione del “sogno americano” (esplicitamente citato nel corso del film) e gli ostacoli che si trovano sul suo cammino. Il gioco narrativo è quello, un po’ scontato, di mettere insieme più generazioni e di andare avanti e indietro nel tempo della storia. Questa alternanza temporale, però, toglie ritmo a una visione che finisce per coinvolgere poco e appassionare anche meno, soprattutto in una prima parte che non riesce a carburare e finisce per far perdere presto interesse. L’alto tasso di retorica fa il resto, con un’infinita serie di sequenze urlate e sopra le righe, soprattutto a causa di una messinscena che finisce per usare diversi trucchetti (la musica e i ralenti, in primis) per provare a emozionare. Arrivato direttamente su Netflix, il film ha dalla sua soltanto un pregio: l’interpretazione di una grandiosa Glenn Close e quella di un’ottima Amy Adams. Certo, non basta per far sì che il film si salvi, anzi, ma almeno c’è un elemento positivo all'interno di questo disastro. Pessima, invece, la prova di uno spaesatissimo Gabriel Basso. 
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