Il Mistero della Casa del Tempo
The House with a Clock in its Walls
2018
Paese
Usa
Generi
Fantasy, Thriller
Durata
105 min.
Formato
Colore
Regista
Eli Roth
Attori
Cate Blanchett
Jack Black
Renee Goldsberry
Kyle MacLachlan
Colleen Camp
Perla Middleton
Sunny Suljic
Charles Green
Owen Vaccaro
Braxton Bjerken
Lorenza Izzo
Lewis Barnavelt (Owen Vaccaro) si trasferisce a vivere nella casa vecchia e scricchiolante dell'eccentrico zio Jonathan (Jack Black). In questa strana dimora si nasconde un mondo segreto ricco di magie, misteri, streghe e stregoni che si rivela nel momento in cui Lewis scopre che suo zio e la sua migliore amica, Mrs Zimmerman (Cate Blanchett), sono due potenti maghi. Lewis sarà dunque coinvolto in una missione segreta: scoprire l'origine e il significato del ticchettio di un misterioso orologio nascosto da qualche parte nei muri di casa.

L’elemento di maggior sorpresa (e forse anche il più inquietante…) de Il Mistero della Casa del Tempo è che dietro la macchina da presa ci sia Eli Roth, regista di horror particolarmente violenti come Hostel (2005) e The Green Inferno (2013), che qui abbandona ogni coerenza con la sua filmografia precedente per dare vita a un prodotto per ragazz(in)i edulcorato e accomodante. Sul versante narrativo della pellicola si sentono echi di classici d’altri tempi come Pomi d’ottone e manici di scopa (1971), ma mancano quel respiro magico e quell’estro creativo dei prodotti per famiglie a cui vorrebbe tendere. La narrazione è davvero troppo scontata e gli effetti speciali raffazzonati per riuscire a stupire come forse vorrebbe, ma il limite maggiore sta in una continua indecisione di registro che lo rende troppo spaventoso per i bambini ed eccessivamente noioso e prevedibile per ragazzi e adulti. Molti passaggi drammaturgici sono scritti frettolosamente (il cambiamento psicologico nel giovanissimo protagonista, in primis) e i personaggi sono caratterizzati senza spessore, a partire da quello di una Cate Blanchett totalmente sprecata e fuori ruolo. Particolarmente debole dall’inizio alla fine, il film punta su spaventi di facile presa, ma non riesce mai a emozionare come avrebbe potuto con una maggiore attenzione in fase di sceneggiatura (e di regia). Prodotto dalla Amblin di Steven Spielberg, è tratto dal romanzo La pendola magica (1973) di John Bellairs.
Maximal Interjector
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