Un ex fantino (Mickey Rooney) aiuta una ragazzina (Elizabeth Taylor) ad allenare un cavallo ricevuto in premio alla lotteria. Lo iscriveranno al Gran Premio di Londra.

Commedia per famiglie ricca di melassa, Gran Premio è un pellicola particolarmente popolare negli Stati Uniti, e osannata dalla critica a stelle e strisce. I motivi – fatta eccezione per quella retorica buonista molto amata dagli statunitensi – rimangono del tutto ignoti. Scontato dal punto di vista narrativo, è un film ben confezionato da Clarence Brown (alla sua prima prova in Technicolor) ma privo di qualsiasi guizzo, sorpresa o emozione. Attori insopportabili (compresa Anne Revere, vincitrice dell'Oscar come miglior attrice non protagonista) e sceneggiatura pedante. Per i più piccoli rimane sicuramente un ottimo lungometraggio, ma per gli adulti decisamente meno. Nel film anche anche una dodicenne Elizabeth Taylor, ma non alla sua prima prova d'attrice, in quanto aveva già lavorato, ad esempio, in Torna a casa Lassie! (1943) di Fred M. Wilcox.
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