Rocky
Rocky
Durata
119
Formato
Regista
Rocky Balboa (Sylvester Stallone) è un pugile sconosciuto di Philadelphia che cerca in ogni modo di sbarcare il lunario. La sua vita cambierà inaspettatamente quando per caso gli si presenterà una grande occasione: combattere contro Apollo Creed (Carl Weathers) per il titolo mondiale.
Ideato e sceneggiato dallo stesso Stallone, Rocky è il primo e più riuscito capitolo della saga incentrata sul boxeur di strada divenuto campione nonché icona. Il film, che ha consacrato l'attore a Hollywood, rappresenta al meglio il sogno americano, con le sue opportunità e le conseguenti delusioni. Il tema del riscatto è la colonna portante di un melodramma molto amato dal pubblico di ogni età (campione d'incassi assoluto), ruvido nei toni e dalla sceneggiatura limpida. Inoltre, la pellicola regala una galleria di personaggi umanissimi in cui è facile immedesimarsi e una serie di sequenze cult (su tutte, la corsa per la città e l'urlo liberatorio finale). Essenziale nella messa in scena – quasi invisibile la mano di John G. Avildsen – e con una energica colonna sonora firmata Bill Conti, Rocky è un film costruito per vincere e sbancare il botteghino, tanto che abbagliò persino l'Academy: nel 1977 conquistò 3 statuette, rispettivamente per il miglior film, la miglior regia e il miglior montaggio. Memorabili lo sfogo di Balboa contro il futuro allenatore Mickey Goldmill (Burgess Meredith) e la disperata reazione di Adriana (Talia Shire) ai soprusi del fratello Paulie (Burt Young). Seguito da Rocky II (1979), Rocky III (1982), Rocky IV (1985), Rocky V (1990) e Rocky Balboa (2006).
Ideato e sceneggiato dallo stesso Stallone, Rocky è il primo e più riuscito capitolo della saga incentrata sul boxeur di strada divenuto campione nonché icona. Il film, che ha consacrato l'attore a Hollywood, rappresenta al meglio il sogno americano, con le sue opportunità e le conseguenti delusioni. Il tema del riscatto è la colonna portante di un melodramma molto amato dal pubblico di ogni età (campione d'incassi assoluto), ruvido nei toni e dalla sceneggiatura limpida. Inoltre, la pellicola regala una galleria di personaggi umanissimi in cui è facile immedesimarsi e una serie di sequenze cult (su tutte, la corsa per la città e l'urlo liberatorio finale). Essenziale nella messa in scena – quasi invisibile la mano di John G. Avildsen – e con una energica colonna sonora firmata Bill Conti, Rocky è un film costruito per vincere e sbancare il botteghino, tanto che abbagliò persino l'Academy: nel 1977 conquistò 3 statuette, rispettivamente per il miglior film, la miglior regia e il miglior montaggio. Memorabili lo sfogo di Balboa contro il futuro allenatore Mickey Goldmill (Burgess Meredith) e la disperata reazione di Adriana (Talia Shire) ai soprusi del fratello Paulie (Burt Young). Seguito da Rocky II (1979), Rocky III (1982), Rocky IV (1985), Rocky V (1990) e Rocky Balboa (2006).