Salvate la tigre
Save the Tiger
Premi Principali
Oscar al miglior attore non protagonista 1974
Durata
100
Formato
Regista
Harry Stoner (Jack Lemmon), imprenditore e comproprietario di una ditta con il socio e amico Phil Greene (Jack Gilford), vive una vita di illusioni e disillusioni, trascorsa tra la rievocazione di un passato colmo di rimpianti e il confronto con un presente ogni giorno sempre più deludente. Ma un giorno ha un'idea che potrebbe cambiargli la vita, per sempre.
Abbandonate le frivole nudità de Il PornOcchio (1971), Avildsen torna con Salvate la tigre a realizzare film tematicamente impegnato. Qui vengono portate alla luce le macchie indelebili di un sogno americano ormai scomparso, senza troppi fronzoli e con una sceneggiatura puntuale e pungente. In parte vittima di una messa in scena eccessivamente patinata, spesso poco adatta al racconto, la pellicola si affida efficacemente al ricordo per concretizzare concetti astratti come la nostalgia o i rimpianti, che attanagliano la vita del protagonista. Punta di diamante del film, le interpretazioni dei due attori principali, ciliegina sulla torta di un'opera imperfetta, ma divenuta presto un cult. Premio Oscar come migliore attore protagonista a Jack Lemmon.
Abbandonate le frivole nudità de Il PornOcchio (1971), Avildsen torna con Salvate la tigre a realizzare film tematicamente impegnato. Qui vengono portate alla luce le macchie indelebili di un sogno americano ormai scomparso, senza troppi fronzoli e con una sceneggiatura puntuale e pungente. In parte vittima di una messa in scena eccessivamente patinata, spesso poco adatta al racconto, la pellicola si affida efficacemente al ricordo per concretizzare concetti astratti come la nostalgia o i rimpianti, che attanagliano la vita del protagonista. Punta di diamante del film, le interpretazioni dei due attori principali, ciliegina sulla torta di un'opera imperfetta, ma divenuta presto un cult. Premio Oscar come migliore attore protagonista a Jack Lemmon.