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Karate Kid – Per vincere domani
The Karate Kid
Durata
126
Formato
Regista
Daniel Larusso (Ralph Macchio), adolescente del New Jersey trapiantato in California, ha difficoltà relazionali a causa delle persecuzioni di Johnny (William Zabka) e del suo gruppo di bulli. Ma, con l'aiuto del Maestro Miyagi (Noriyuki "Pat" Morita) di Okinawa, Daniel diventerà un ottimo karateka e imparerà a farsi rispettare, conquistando il cuore della bella Ali (Elisabeth Shue).
Primo episodio di una fortunata serie, Karate Kid – Per vincere domani è costruito sulla falsariga di film eroico-sportivi come Rocky (1976), diretto non a caso dallo stesso John G. Avildsen, il quale stavolta si rivolge però a un pubblico adolescenziale. Semplice, quasi schematico nelle dinamiche di scrittura (Daniel viene perseguitato dai bulli perché è nuovo in città e perché fa la corte all'ex ragazza del capobanda), il film trova la sua forza nella coppia di protagonisti Macchio-Morita, quest'ultimo, soprattutto, divenuto una vera e propria icona con i suoi insegnamenti zen a metà tra il serio e il faceto: la scena di «metti la cera, togli la cera» ha fatto storia, guadagnandosi migliaia di citazioni (e prese in giro). La pellicola non manca comunque di sequenze azzeccate, come la festa di Halloween dove Daniel si presenta vestito da “doccia” per non farsi riconoscere dai suoi persecutori. Azione e sentimenti sono ben dosati, con più di un eccesso verso il lato patemico-emozionale, soprattutto durante il torneo finale che, in ogni caso, si accorda al tono generale della pellicola. Il karate, rappresentato come una vera e propria filosofia basata sull'onore e il rispetto, divenne di gran moda dopo il successo internazionale del film. Nomination all'Oscar e al Golden Globe (!) per Morita.
Primo episodio di una fortunata serie, Karate Kid – Per vincere domani è costruito sulla falsariga di film eroico-sportivi come Rocky (1976), diretto non a caso dallo stesso John G. Avildsen, il quale stavolta si rivolge però a un pubblico adolescenziale. Semplice, quasi schematico nelle dinamiche di scrittura (Daniel viene perseguitato dai bulli perché è nuovo in città e perché fa la corte all'ex ragazza del capobanda), il film trova la sua forza nella coppia di protagonisti Macchio-Morita, quest'ultimo, soprattutto, divenuto una vera e propria icona con i suoi insegnamenti zen a metà tra il serio e il faceto: la scena di «metti la cera, togli la cera» ha fatto storia, guadagnandosi migliaia di citazioni (e prese in giro). La pellicola non manca comunque di sequenze azzeccate, come la festa di Halloween dove Daniel si presenta vestito da “doccia” per non farsi riconoscere dai suoi persecutori. Azione e sentimenti sono ben dosati, con più di un eccesso verso il lato patemico-emozionale, soprattutto durante il torneo finale che, in ogni caso, si accorda al tono generale della pellicola. Il karate, rappresentato come una vera e propria filosofia basata sull'onore e il rispetto, divenne di gran moda dopo il successo internazionale del film. Nomination all'Oscar e al Golden Globe (!) per Morita.
