La forza del singolo
The Power of One
Durata
127
Formato
Regista
Sudafrica, anni 30: dopo la morte della madre, P.K. (Stephen Dorff) viene mandato a vivere con Doc, musicista tedesco in pensione (Armin Muller-Stahl) che inizia ad occuparsi della sua istruzione. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale, Doc viene incarcerato: in prigione, stringe amicizia con Geel Piet (Morgan Freeman), un detenuto che gli insegnerà i segreti della boxe.
Dopo esser tornato sul set di Rocky V, ennesimo sequel dedicato al pugile più amato di sempre, John Avildsen dirige questo curioso melodramma, riuscendo a unire abbastanza efficacemente sentimentalismo, impegno civile e indagine sociale. Emerge così un film piuttosto canonico, sentito omaggio a quelle centinaia di uomini e donne che hanno dato la vita per difendere valori in cui credevano profondamente, senza cedere ai ricatti della retorica più facile. Niente di troppo nuovo, fatta eccezione per il racconto del dramma dell'apartheid osservato dall'insolita prospettiva di un uomo bianco, anche se non ci sono gravi difetti lungo i (comunque troppi) 127 minuti di durata. Risultato: così così. Esordio su grande schermo per Daniel Craig, futuro James Bond.
Dopo esser tornato sul set di Rocky V, ennesimo sequel dedicato al pugile più amato di sempre, John Avildsen dirige questo curioso melodramma, riuscendo a unire abbastanza efficacemente sentimentalismo, impegno civile e indagine sociale. Emerge così un film piuttosto canonico, sentito omaggio a quelle centinaia di uomini e donne che hanno dato la vita per difendere valori in cui credevano profondamente, senza cedere ai ricatti della retorica più facile. Niente di troppo nuovo, fatta eccezione per il racconto del dramma dell'apartheid osservato dall'insolita prospettiva di un uomo bianco, anche se non ci sono gravi difetti lungo i (comunque troppi) 127 minuti di durata. Risultato: così così. Esordio su grande schermo per Daniel Craig, futuro James Bond.