Il silenzio del mare
Le silence de la mer
1947
Paese
Francia
Generi
Drammatico, Guerra
Durata
88 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Jean-Pierre Melville
Attori
Howard Vernon
Nicole Stephane
Jean-Marie Robain
Ami Aaröe
1941: in un paesino della costa francese, l'ufficiale tedesco Werner von Ebrennac (Howard Vernon) cerca di instaurare un dialogo con un anziano (Jean-Marie Robain) e la sua giovane nipote (Nicole Stèphane), costretti a ospitarlo. I due padroni di casa non degnano Werner di uno sguardo, né gli rivolgono la parola, malgrado lui si abbandoni ad appassionati soliloqui in cui decanta il suo amore per la Francia e per la cultura, consapevole che la ferocia dei suoi connazionali sta per abbattersi su quel mondo. Esordio alla regia per Jean-Pierre Melville con l'adattamento di un testo di Vercors. Girato con mezzi ridottissimi nella casa dello scrittore (molto titubante sulla possibilità di trasporre la sua opera) e sotto la supervisione di una commissione di ex partigiani (Melville si impegnò a distruggere la pellicola qualora il risultato finale non fosse piaciuto ai membri della commissione), il film è considerato antesignano della Nouvelle Vague per l'uso della luce naturale, per l'assenza di set ricostruiti e per la libertà del linguaggio cinematografico. Melville è abile nel dare corpo visivamente al monologo interiore del libro di Vercors, grazie a una voce narrante onnipresente ma funzionale e delegando alle immagini, ai dettagli, ai piccoli gesti e agli sguardi silenti gran parte della valenza espressiva della messa in scena. Dei tre personaggi protagonisti, solo il soldato tedesco parla, ma a contare maggiormente non sono tanto le parole quanto il modo in cui vengono rappresentati le enunciazioni dell'uomo e i piani d'ascolto dei suoi astanti: il taglio delle inquadrature, i giochi di luci e ombre, l'uso dei primi piani restituiscono un senso di profondo disagio e inquietudine, un insieme di emozioni e sensazioni contrastanti solo in parte enunciabili esplicitamente. Splendida fotografia di Henri Decaë. Grande successo di pubblico in patria: tra gli estimatori del film anche Jean Cocteau che chiese a Melville di adattare un suo romanzo, I ragazzi terribili (1950).
Maximal Interjector
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