Joan Lui – Ma un giorno nel paese arrivo io di lunedì

Joan Lui (Adriano Celentano), predicatore, cantante e nuovo Messia, appare in città e porta il suo messaggio di pace nel mondo attraverso gli schermi delle televisioni. Aiutato da una produttrice (Marthe Keller) e osteggiato da una giornalista (Claudia Mori), combatterà un misterioso personaggio tentatore, manifestazione satanica, fino all'Armageddon finale.

Delirante e sconclusionato, sia nella forma che nei contenuti, questa sorta di pastiche tra musical e film di denuncia è molto vicino al tenore delle più recenti apparizioni televisive di Adriano Celentano (a partire dal programma del 1999, Francamente me ne infischio). Il Molleggiato entra nei panni nientemeno che di Gesù Cristo e dà sfogo a prediche retoriche e ridondanti su umanità, inquinamento, ecologia e cattiverie assortite. Il tutto contornato da numeri musicali alquanto kitsch, spruzzate di iconoclastia, immagini di repertorio shockanti (almeno nelle intenzioni), recitazione cabarettistico-televisiva e nemmeno involontariamente comica. A causa degli scarsi incassi, la pellicola venne ritirata dalle sale dopo un mesa dall'uscita e rimontata in una versione più breve dallo stesso Celentano. Un buon esempio in cui caos produttivo, realizzativo e risultato finale coincidono.