La verità
La verité
1960
Paesi
Francia, Italia
Generi
Drammatico, Sentimentale
Durata
122 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Henri-Georges Clouzot
Attori
Brigitte Bardot
Sami Frey
Charles Vanel
Paul Meurisse
Marie-José Nat
Jean-Loup Reynold
André Oumansky
Louis Seigner
La bella e disinibita Dominique Marceau (Brigitte Bardot) viene processata per l'omicidio di Gilbert Tellier (Sami Frey), suo amante e promesso sposo alla sorella della ragazza, Annie (Marie-Josè Nat). Durante il processo viene ripercorsa la burrascosa storia d'amore tra Dominique e Gilbert, mentre si contrappongono la tesi dell'avvocato Eparvier (Paul Meurisse), che chiede la pena di morte, e dell'avvocato Guérin (Charles Vanel), convinto dell'involontarietà del gesto passionale commesso da Dominique. Dopo il flop al botteghino de Le spie (1957), Clouzot tentò il rilancio commerciale affidando il ruolo della protagonista all'emergente Brigitte Bardot, già all'epoca interprete di grande richiamo per il pubblico. Ispirandosi a un fatto realmente accaduto nel 1953, Clouzot tenta la strada dell'ibridazione tra un linguaggio cinematografico più classico e uno sperimentalismo formale che non disdegna l'uso di ellissi temporali, flashback e di una costruzione delle inquadrature decisamente composita e ricca. Ma l'estetismo maniacalmente curato, pensato probabilmente per rendere più intrigante e avvincente un soggetto tutto sommato convenzionale, finisce per fagocitare lo sguardo critico del regista nei confronti di una società perbenista e bigotta, la cui ipocrisia è descritta in modo piuttosto schematico e poco ficcante. Degna di nota comunque l'interpretazione della Bardot, splendida ragazza fragile e spaurita dinnanzi a un'esistenza troppo complessa e amara, incapace di accettarne il carico di delusioni e speranze infante. Grande successo internazionale e secondo maggior incasso del 1960 in Francia alle spalle di Ben-Hur (1959). La pellicola fu nominata all'Oscar come miglior film straniero, ma battuta da La fontana della vergine (1960) di Ingmar Bergman. L'edizione italiana dura circa dieci minuti meno di quella originale.
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