Vinyan
Vinyan
2008
Paesi
Francia, Belgio, Gran Bretagna, Australia
Generi
Horror, Thriller, Drammatico
Durata
96 min.
Formato
Colore
Regista
Fabrice Du Welz
Attori
Emmanuelle Béart
Rufus Sewell
Petch Osathanugrah
Julie Dreyfus
Jeanne (Emmanuelle Béart) e Paul (Rufus Sewell) sono rimasti in Thailandia dopo la scomparsa del loro figlioletto, il cui cadavere non è mai stato ritrovato, durante lo tsunami del 2004. Incapaci di rassegnarsi alla sua morte, cercano di aiutare i bambini locali e intanto proseguono con la ricerca del figlio affidandosi a dei loschi trafficanti. Sospeso tra thriller, horror e indagine sociale di un paese completamente stravolto dall'immane catastrofe naturale che si è abbattuta sulle coste del Sud-Est asiatico, Vinyan è un'immersione in un universo umido e fangoso, viscido e misterioso, nel quale l'uomo bianco (farang in thailandese), materialista e razionalista, non può che soccombere. Vinyan è la parola che designa gli spiriti dei defunti che non sanno ancora dove devono andare: le orde di inquietanti bambini con i volti ingessati che infestano i villaggi sul confine birmano assomigliano a fantasmi maligni, terrificanti e letali apparizioni tanto inspiegabili quanto letali. Emmanuelle Béart, nella sua silenziosa escalation verso la follia, incarna una straziante figura materna, tanto ferita dalla perdita del figlio da cancellare ogni residuo di umanità per lasciarsi sommergere dal mortifero abbraccio degli spiritelli selvaggi. Incerta la parte iniziale, funzionale nelle intenzioni a creare un'atmosfera appiccicosa e soffocante, ma poco incisiva. Il carattere derivativo (gli zombi di George A. Romero, Il signore delle mosche di William Golding) e l'approccio non certo nuovo alla materia smorzano l'entusiasmo per un film che trova nel melmoso paesaggio un efficace sfondo per l'azione. Sequenza finale fortemente disturbante, tra erotismo e cannibalismo.
Maximal Interjector
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