Theodoros

Angelopoulos

27 aprile 1935, Atene — 24 gennaio 2012, Il Pireo
Premi Principali
Palma d’oro al Festival di Cannes 1998
Regista, sceneggiatore e produttore greco, forte e significativo rappresentante della cultura e della condizione del suo popolo attraverso le proprie opere. Si laurea in Giurisprudenza all'Università di Atene per poi trasferirsi nel 1962 a Parigi dove si iscrive all'IDHEC - Institut des hautes études cinématographiques per studiare cinema. Nel 1964 torna in Grecia e dirige fino al 1967 il quotidiano di sinistra Democratic Change. Con l'avvento al potere della dittatura dei colonnelli lascia la Grecia e si reca nuovamente a Parigi. Tra i suoi primi film si segnalano Ricostruzione di un delitto (Anaparastasi, 1970) e la trilogia greca I giorni del '36 (Meres, 1972), La recita (Othiasos, 1975) e I cacciatori (Oi thiasos,1977), sugli abusi dei vari governi che si sono succeduti in Grecia. Il suo stile, fatto di tempi morti, piani sequenza e inquadrature fisse, appare fin da subito chiaro. Realizza con la coppia Marcello Mastroianni-Jeanne Moreau, che riunisce trent’anni dopo La notte (1961) di Antonioni, il film Il passo sospeso della cicogna (To meteoro vima tou Pelargou, 1991). Dopo Lo sguardo di Ulisse (To vlemma tou Odysse, 1995) iniziato con Volonté, che muore durante le riprese, e continuato con Harvey Keitel, sulla guerra in ex-Jugoslavia, dirige Bruno Ganz ne L'eternità e un giorno (Mia eoniotita kai mia mera, 1998), Palma d’oro al Festival di Cannes. Nel 2004, con La sorgente del fiume (To Livadi pou dakryzi) realizza il primo film di una sua nuova trilogia. Il secondo dei tre, intitolato La polvere del tempo (I skoni tou chronou), viene presentato al Festival di Berlino nel 2009. Il suo ultimo film, L'altro mare (con Toni Servillo), rimane incompiuto per la morte del regista in seguito ad un incidente stradale.
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