L'allenatore nel pallone
Durata
98
Formato
Regista
Oronzo Canà (Lino Banfi), mediocre allenatore di calcio, ottiene dal presidente Borlotti (Camillo Milli) l'incarico di guidare la Longobarda, squadra di serie A ma a rischio retrocessione. Grazie ad Andrea Bergonzoni (Andrea Roncato) e a Giginho (Gigi Sammarchi) scoprirà un talento brasiliano, Aristoteles (Urs Althaus), ma dovrà combattere contro gli interessi personali dei dirigenti.
Una delle pellicole popolari più note nel panorama cinematografico italiano di serie B degli anni '80, reso celebre dalla verve comica di Lino Banfi, irascibile e tenero allenatore dal cuore d'oro e dalla morale ferrea. Visto a distanza di anni, il film risulta sciatto e debole, carente soprattutto nella progressione narrativa e superficiale nel delineare il mondo calcistico, da sempre, nel bene e nel male, al centro degli interessi nazionali. Rimangono ancora spassosi, in ogni caso, alcuni personaggi (il funereo Crisantemi/Antonio Zambito, notorio iettatore, e la suocera di Canà, Viviana Larice, soprano con la mania dei riti propiziatori) e le battute di Banfi, giocate sull'equivoco dell'accento pugliese. Il duo Andrea Roncato – Gigi Sammarchi, per una volta, è funzionale e moderatamente divertente. Giuliana Calandra è Mara Canà. Gran sfilata di giocatori (Carlo Ancelotti, Francesco "Ciccio" Graziani, Zico, Oscar Damiani) e giornalisti sportivi (Fabrizio Maffei, Giampiero Galeazzi, Aldo Biscardi). Divertenti le musiche di Guido e Maurizio De Angelis. Con un inutile e deprimente sequel (L'allenatore nel pallone 2, 2008), sempre diretto da Sergio Martino.
Una delle pellicole popolari più note nel panorama cinematografico italiano di serie B degli anni '80, reso celebre dalla verve comica di Lino Banfi, irascibile e tenero allenatore dal cuore d'oro e dalla morale ferrea. Visto a distanza di anni, il film risulta sciatto e debole, carente soprattutto nella progressione narrativa e superficiale nel delineare il mondo calcistico, da sempre, nel bene e nel male, al centro degli interessi nazionali. Rimangono ancora spassosi, in ogni caso, alcuni personaggi (il funereo Crisantemi/Antonio Zambito, notorio iettatore, e la suocera di Canà, Viviana Larice, soprano con la mania dei riti propiziatori) e le battute di Banfi, giocate sull'equivoco dell'accento pugliese. Il duo Andrea Roncato – Gigi Sammarchi, per una volta, è funzionale e moderatamente divertente. Giuliana Calandra è Mara Canà. Gran sfilata di giocatori (Carlo Ancelotti, Francesco "Ciccio" Graziani, Zico, Oscar Damiani) e giornalisti sportivi (Fabrizio Maffei, Giampiero Galeazzi, Aldo Biscardi). Divertenti le musiche di Guido e Maurizio De Angelis. Con un inutile e deprimente sequel (L'allenatore nel pallone 2, 2008), sempre diretto da Sergio Martino.