Zucchero, miele e peperoncino
Durata
110
Formato
Regista
Film a episodi nei quali alcuni malcapitati raccontano a un giudice le proprie disavventure. L'innocuo Valerio Milanese (Lino Banfi) viene scambiato per un criminale e “aiutato” da una giornalista (Edwige Fenech); Giuseppe Mazzarelli (Pippo Franco), laureato in cerca di occupazione, si traveste da donna per lavorare; il tassista Plinio Carlozzi (Renato Pozzetto) è coinvolto nel rapimento di una ragazza siciliana (Patrizia Garganese).
La cornice del tribunale, in voga negli anni ‘80, fa da sfondo a una commedia basata sulla verve degli interpreti: lo schema è stravisto e non riesce a nascondere una totale mancanza di idee. Nella bassezza generale dell'insieme, Lino Banfi e Pippo Franco sono leggermente più in forma, Renato Pozzetto è decisamente sottotono e offre l'episodio meno riuscito.
La cornice del tribunale, in voga negli anni ‘80, fa da sfondo a una commedia basata sulla verve degli interpreti: lo schema è stravisto e non riesce a nascondere una totale mancanza di idee. Nella bassezza generale dell'insieme, Lino Banfi e Pippo Franco sono leggermente più in forma, Renato Pozzetto è decisamente sottotono e offre l'episodio meno riuscito.