Babbo bastardo
Bad Santa
Durata
91
Formato
Regista
Willie (Billy Bob Thornton) fa il Babbo Natale nei centri commerciali, ma è molto lontano dalla consueta immagine di Santa Clause: è sboccato, costantemente ubriaco e sciupafemmine. In realtà è un ladro che insieme al complice “elfo” Marcus (Tony Cox) svaligia i negozi la notte di Natale. L'incontro con un bimbo paffuto e tenerissimo (Brett Kelly) potrebbe però cambiarlo per sempre.
Prodotto dai fratelli Coen e sceneggiato da Glenn Ficarra e John Requa, è (o vorrebbe essere) una versione politicamente scorretta dei classici film natalizi. Al posto dello zucchero e dei buoni sentimenti, piovono fiumi di parolacce – negli Usa il film fu vietato ai minori di 14 anni – e Billy Bob Thornton (scelto dopo i rifiuti di Bill Murray e Jack Nicholson) è probabilmente il Babbo Natale più volgare della storia del cinema. Naturalmente, è tutta apparenza: lo spirito natalizio è destinato a trionfare comunque, passando per una classica storia di redenzione. Il giochino del cinismo scurrile per un po' funziona, ma il sapore del già visto si sente a ogni inquadratura. Zwigoff, proveniente dal documentario e dal cinefumetto di culto Ghost World (2001), qui è un pesce fuor d'acqua, anche se qua e là c'è qualche guizzo. Dedicato alla memoria dell'attore John Ritter, morto poco prima dell'uscita in sala. Incommentabile il titolo italiano che sostituisce il più sobrio originale Bad Santa.
Prodotto dai fratelli Coen e sceneggiato da Glenn Ficarra e John Requa, è (o vorrebbe essere) una versione politicamente scorretta dei classici film natalizi. Al posto dello zucchero e dei buoni sentimenti, piovono fiumi di parolacce – negli Usa il film fu vietato ai minori di 14 anni – e Billy Bob Thornton (scelto dopo i rifiuti di Bill Murray e Jack Nicholson) è probabilmente il Babbo Natale più volgare della storia del cinema. Naturalmente, è tutta apparenza: lo spirito natalizio è destinato a trionfare comunque, passando per una classica storia di redenzione. Il giochino del cinismo scurrile per un po' funziona, ma il sapore del già visto si sente a ogni inquadratura. Zwigoff, proveniente dal documentario e dal cinefumetto di culto Ghost World (2001), qui è un pesce fuor d'acqua, anche se qua e là c'è qualche guizzo. Dedicato alla memoria dell'attore John Ritter, morto poco prima dell'uscita in sala. Incommentabile il titolo italiano che sostituisce il più sobrio originale Bad Santa.