Cammina cammina
Durata
171
Formato
Regista
Un gruppo di paesani si prepara a mettere in scena l'Epifania con l'arrivo dei Magi: i loro preparativi prendono corpo nella storia del sapiente Mel, cioè Melchiorre (Alberto Fumagalli) che, assistito tanto dall'interpretazione delle Scritture quanto dal suo paggio Rupo (Antonio Cucciarrè), si mette in cammino per cercare il Messia. La sua visione “antico- testamentaria” è però inconciliabile con la realtà e, deluso dagli incontri, rifiutato da parte del popolo e inquisito dalla legge, tornerà a casa lamentandosi della sua cavalcatura.
La pellicola di Olmi non riesce purtroppo a fondere tre componenti sulla carta promettenti. Da una parte l'impiego di attori non professionisti e della familiare atmosfera rurale è annacquato in un tono inutilmente contemplativo quando non pomposo e infine sostituito dai paesaggi (più scontati) della Toscana; dall'altra lo spunto sull'inadeguatezza dei “saggi” (ancorché Re Magi) a comprendere il messaggio cristiano e l'impatto di questo sulla società non è sfruttato fino in fondo. Resta per fortuna una realizzazione accattivante, a metà tra l'artigianalità semi-documentaristica cara al regista e gli spunti da fiaba popolare. A conti fatti però le sequenze sui titoli di testa e di coda valgono più del resto del racconto, che rielabora testi sacri e disparate leggende sui misteriosi saggi orientali. Prodotto dalla RAI.
La pellicola di Olmi non riesce purtroppo a fondere tre componenti sulla carta promettenti. Da una parte l'impiego di attori non professionisti e della familiare atmosfera rurale è annacquato in un tono inutilmente contemplativo quando non pomposo e infine sostituito dai paesaggi (più scontati) della Toscana; dall'altra lo spunto sull'inadeguatezza dei “saggi” (ancorché Re Magi) a comprendere il messaggio cristiano e l'impatto di questo sulla società non è sfruttato fino in fondo. Resta per fortuna una realizzazione accattivante, a metà tra l'artigianalità semi-documentaristica cara al regista e gli spunti da fiaba popolare. A conti fatti però le sequenze sui titoli di testa e di coda valgono più del resto del racconto, che rielabora testi sacri e disparate leggende sui misteriosi saggi orientali. Prodotto dalla RAI.