Charlot soldato
Shoulder Arms
Durata
45
Formato
Regista
Durante la Prima guerra mondiale un soldato semplice (Charlie Chaplin) si trova suo malgrado a compiere una serie di gesta eroiche e finisce per arrestare addirittura il Kaiser.
Fin da questo mediometraggio è evidente l'atteggiamento di Chaplin nei confronti della guerra, che sarebbe poi stato esplicitato in maniera più compiuta con Il grande dittatore (1940): pacifista convinto, l'attore-regista non può che prendere in giro, condannandoli con un feroce sorriso, i meccanismi bellici e le gerarchie militari. Tra gag esilaranti (la zona notte sommersa dall'acqua, il puzzolente formaggio ricevuto in regalo utilizzato come bomba nelle trincee nemiche) e qualche sconfinamento romantico (con l'eterna Edna Purviance, qui nei panni di una bella civile che aiuta il soldato Charlot a nascondersi dai prussiani), Chaplin costruisce la sua comica con la consueta precisione millimetrica. L'elemento onirico, tanto amato dall'autore specialmente nella prima fase della sua carriera, è presente anche qui, ma non sminuisce, anzi finisce per rafforzare, il forte messaggio antibellico che si insinua tra una risata e l'altra.
Fin da questo mediometraggio è evidente l'atteggiamento di Chaplin nei confronti della guerra, che sarebbe poi stato esplicitato in maniera più compiuta con Il grande dittatore (1940): pacifista convinto, l'attore-regista non può che prendere in giro, condannandoli con un feroce sorriso, i meccanismi bellici e le gerarchie militari. Tra gag esilaranti (la zona notte sommersa dall'acqua, il puzzolente formaggio ricevuto in regalo utilizzato come bomba nelle trincee nemiche) e qualche sconfinamento romantico (con l'eterna Edna Purviance, qui nei panni di una bella civile che aiuta il soldato Charlot a nascondersi dai prussiani), Chaplin costruisce la sua comica con la consueta precisione millimetrica. L'elemento onirico, tanto amato dall'autore specialmente nella prima fase della sua carriera, è presente anche qui, ma non sminuisce, anzi finisce per rafforzare, il forte messaggio antibellico che si insinua tra una risata e l'altra.