
Dolce è la vita
Life is Sweet
Durata
103
Formato
Regista
Andy (Jim Broadbent) è un cuoco che si mette in affari con l'amico Patsy (Stephen Rea) per aprire un ristorante. La moglie Wendy (Alison Steadman) tenta di sbarcare il lunario nello stesso settore e fa anche la commessa. Le figlie si dividono tra disagi e lavoretti per aiutare in casa.
Il lato più solare del cinema di Mike Leigh si riversa in una specie di ambiguo e sfuggente inno alla vita, che non rinuncia al bisogno di essere tagliente ma è maggiormente incline a stemperarsi in tonalità più tenui rispetto ad altre parentesi dell'opera del cineasta britannico. Dolce è la vita è una commedia che si apre volentieri alla luce confortante di un miraggio possibile, all'affresco di colore, muovendosi tra eccentricità e situazionismo, tra ritratto umano e spaccato sociale, dove si ringhia ma con una costante tendenza alla riconciliazione. La sensazione che affiora in più di un'occasione è quella del compromesso, della morale candida e zuccherosa da far uscire dalla porta e far rientrare dalla finestra, ma il film ha i suoi pregi e sa come ritagliarsi lo spazio necessario per esprimerli.
Il lato più solare del cinema di Mike Leigh si riversa in una specie di ambiguo e sfuggente inno alla vita, che non rinuncia al bisogno di essere tagliente ma è maggiormente incline a stemperarsi in tonalità più tenui rispetto ad altre parentesi dell'opera del cineasta britannico. Dolce è la vita è una commedia che si apre volentieri alla luce confortante di un miraggio possibile, all'affresco di colore, muovendosi tra eccentricità e situazionismo, tra ritratto umano e spaccato sociale, dove si ringhia ma con una costante tendenza alla riconciliazione. La sensazione che affiora in più di un'occasione è quella del compromesso, della morale candida e zuccherosa da far uscire dalla porta e far rientrare dalla finestra, ma il film ha i suoi pregi e sa come ritagliarsi lo spazio necessario per esprimerli.