Il pilota razzo e la bella siberiana

Durante la Guerra fredda, un aereo sovietico atterra in una base americana in Alaska. Alla guida del veicolo c'è l'affascinante Anna (Janet Leigh), pilota che chiede asilo politico. Qui Anna incontra il colonnello Shannon (John Wayne), burbero e fedele alla patria, che inizialmente ha più di un sospetto verso la bella straniera, ma a lungo andare se ne sente attratto, ricambiato. I due si innamorano, ma non rinunciano all'idea di rubarsi l'un l'altro dei segreti militari.

Un prodotto di propaganda fortemente voluto da Howard Hughes, all'epoca proprietario della RKO, e girato svogliatamente da von Sternberg. Il mix tra commedia e azione è male assortito così come appare essere decisamente scarsa l'alchimia tra i protagonisti, John Wayne e Janet Leigh. Un pastrocchio confuso e noioso, gravato da numerose difficoltà produttive che si avvertono all'interno di un'opera sgangherata e disomogenea: le riprese iniziarono nel 1950 e terminarono, dopo innumerevoli vicissitudini, solo nel 1953. Il film, poi, uscì in sala solo nel 1957 quando furono aggiunte diverse scene di acrobazia aerea appositamente rigirate. Unico film a colori girato da Josef von Sternberg. La trama è molto simile a quella de La sottana di ferro (1956) di Ralph Thomas con Katharine Hepburn e Bob Hope.