La luna su Torino
Durata
94
Formato
Regista
Da adolescente, Ugo (Walter Leonardi) ha ricevuto, dopo la morte dei genitori, un'importante eredità che ora sta esaurendo. Per provare a migliorare la propria situazione, divide l'abitazione sulle colline torinesi con la romantica Maria (Manuela Parodi), di cui si innamora, e lo studente Dario (Eugenio Franceschini). L'ipoteca sulla casa, però, rischia di far sbattere fuori di casa i tre che, nel frattempo, cercano un equilibrio nella loro vita.
Una Torino magica e affascinante fa da cornice alle vicende di tre personaggi stralunati e indecisi, troppo presi dal porsi domande per cercare effettivamente risposte o soluzioni, fermi a un bivio nelle loro vite, indecisi sulla strada da intraprendere. Ferrario prova a ricreare le atmosfere malinconiche di Dopo mezzanotte (2004) ma manca l'obiettivo: perse la freschezza e l'originalità proprie del lavoro precedente, La luna su Torino ha tutte le caratteristiche di un'opera incompiuta. Le domande si susseguono, ma sono pretestuose e fini a se stesse, mentre le risposte filosofeggianti hanno il sapore della lezioncina ben imparata, però non assimilata. I tre protagonisti mancano di coesione, e la pellicola risulta noiosa e ben poco attraente.
Una Torino magica e affascinante fa da cornice alle vicende di tre personaggi stralunati e indecisi, troppo presi dal porsi domande per cercare effettivamente risposte o soluzioni, fermi a un bivio nelle loro vite, indecisi sulla strada da intraprendere. Ferrario prova a ricreare le atmosfere malinconiche di Dopo mezzanotte (2004) ma manca l'obiettivo: perse la freschezza e l'originalità proprie del lavoro precedente, La luna su Torino ha tutte le caratteristiche di un'opera incompiuta. Le domande si susseguono, ma sono pretestuose e fini a se stesse, mentre le risposte filosofeggianti hanno il sapore della lezioncina ben imparata, però non assimilata. I tre protagonisti mancano di coesione, e la pellicola risulta noiosa e ben poco attraente.