Vortice
Durata
108
Formato
Regista
Per aiutare il padre in crisi economica (Paolo Ferrara), la bella Elena (Silvana Pampanini) si trova costretta a sposarsi con il ricco Luigi (Gianni Santuccio) a discapito del suo vero amore Guido (Massimo Girotti). Ma, quando Luigi viene ucciso in seguito a un'aggressione, Elena viene ritenuta colpevole e condannata. Guido proverà ad aiutarla.
Insistendo sul genere melodrammatico, Raffaello Matarazzo confeziona un altro titolo degno di attenzione che, seppur lontano dalle sue vette più riuscite – come I figli di nessuno (1951) o L'angelo bianco (1955) – riesce ugualmente a stimolare ed emozionare lo spettatore. Vortice è perfettamente calato nel suo tempo, raccontando le vicende di una donna comune costretta a lottare contro una società spietata e superficiale. Con mano sicura e fare sapiente, il regista si destreggia abilmente nella messa in scena, cavalcando a dovere il sentimentalismo tragico scandito dall'incedere della sceneggiatura. La pellicola, però, arranca notevolmente nella parte centrale, dove sembra perdere il brio iniziale e finisce per incartarsi un po' su se stessa, ma senza troppe pretese ci si può comunque accontentare. Cast in buona forma.
Insistendo sul genere melodrammatico, Raffaello Matarazzo confeziona un altro titolo degno di attenzione che, seppur lontano dalle sue vette più riuscite – come I figli di nessuno (1951) o L'angelo bianco (1955) – riesce ugualmente a stimolare ed emozionare lo spettatore. Vortice è perfettamente calato nel suo tempo, raccontando le vicende di una donna comune costretta a lottare contro una società spietata e superficiale. Con mano sicura e fare sapiente, il regista si destreggia abilmente nella messa in scena, cavalcando a dovere il sentimentalismo tragico scandito dall'incedere della sceneggiatura. La pellicola, però, arranca notevolmente nella parte centrale, dove sembra perdere il brio iniziale e finisce per incartarsi un po' su se stessa, ma senza troppe pretese ci si può comunque accontentare. Cast in buona forma.