Il cucciolo
The Yearling
Premi Principali
Golden Globe al miglior attore in un film drammatico 1947
Durata
128
Formato
Regista
Florida, fine Ottocento. I Baxter, madre (Jane Wyman), padre (Gregory Peck) e il piccolo Jody (Claude Jarman Jr.) faticano a tirare avanti nella loro modesta fattoria. La madre in particolare è traumatizzata e indurita dalla morte di tre figli e si dimostra anaffettiva nei confronti di Jody che, sentendosi solo, vorrebbe un cucciolo con cui giocare. Un giorno il padre gli porta un piccolo cervo: nascerà una profonda amicizia dall'epilogo tragico.
Tratto dall'omonimo romanzo di Marjorie Kinnan Rawlings, Il cucciolo è un tragico racconto di formazione nell'America spietata e difficile dei pionieri. Il piccolo Jody è costretto a diventare uomo nel modo più crudele e cinico possibile e lo spettatore è sommerso da lacrime di dolorosa commozione. Come spesso accade quando c'è di mezzo un cerbiatto (il disneyano Bambi del 1942 docet) la bellezza è destinata a soccombere alla cieca spietatezza del mondo. Tratteggiato con sensibilità sia il rapporto affettivo tra Jody e il padre, che condivide con lui l'amore per la natura e le sue creature, sia il dualismo che si crea tra i genitori: fragile l'uno, iper-razionale e distante l'altra, sorda alle richieste di attenzioni dei suoi familiari. Un immancabile titolo nella formazione di ciascun ragazzino, il cui struggente finale può risultare persino insopportabile ai più deboli di cuore. Gregory Peck in forma, dolcissimo il giovanissimo Claude Jarman Jr., alla cui disperazione è impossibile resistere. I 128 minuti sono comunque troppi. Due Oscar (fotografia e scenografia) più altre cinque nomination (film, regia, attore e attrice protagonista, montaggio).
Tratto dall'omonimo romanzo di Marjorie Kinnan Rawlings, Il cucciolo è un tragico racconto di formazione nell'America spietata e difficile dei pionieri. Il piccolo Jody è costretto a diventare uomo nel modo più crudele e cinico possibile e lo spettatore è sommerso da lacrime di dolorosa commozione. Come spesso accade quando c'è di mezzo un cerbiatto (il disneyano Bambi del 1942 docet) la bellezza è destinata a soccombere alla cieca spietatezza del mondo. Tratteggiato con sensibilità sia il rapporto affettivo tra Jody e il padre, che condivide con lui l'amore per la natura e le sue creature, sia il dualismo che si crea tra i genitori: fragile l'uno, iper-razionale e distante l'altra, sorda alle richieste di attenzioni dei suoi familiari. Un immancabile titolo nella formazione di ciascun ragazzino, il cui struggente finale può risultare persino insopportabile ai più deboli di cuore. Gregory Peck in forma, dolcissimo il giovanissimo Claude Jarman Jr., alla cui disperazione è impossibile resistere. I 128 minuti sono comunque troppi. Due Oscar (fotografia e scenografia) più altre cinque nomination (film, regia, attore e attrice protagonista, montaggio).