Le folli notti del dottor Jerryll
The Nutty Professor
Durata
107
Formato
Regista
L'imbranato e introverso professore universitario Julius Kelp (Jerry Lewis) combina solo disastri, attirandosi l'ostilità del rettore (Del Moore), e si innamora della bella studentessa, Stella Purdy (Stella Stevens). Dopo una serie di esperimenti scientifici, Kelp dà vita a una speciale pozione che lo trasforma in un giovane fascinoso e sicuro di sé che si fa chiamare Buddy Love e sembra riuscire a conquistare Stella, ma gli effetti della pozione sono limitati.
Quarto e più ambizioso film da regista per Jerry Lewis che rilegge il mito di Jekyll e Hyde, rimescolandone gli assunti teorici. Il “mostro” che emerge dopo la trasformazione è un uomo rude, arrogante e indisponente, ma al contempo estremamente affascinante e per certi versi a suo agio in una società superficiale e attenta quasi esclusivamente all'apparenza. Al contrario il professor Kelp, nonostante la sua goffaggine, la sua timidezza e un aspetto fisico poco attraente si rivela personaggio di buon cuore, sincero e affettuoso nonché fragile nel suo cercare di sentirsi integrato in un mondo che sembra escluderlo. La duplicità di Kelp/Love si rivela dunque metafora acuta sulla mostruosità del conformismo che porta allo svelamento di una natura sopita, respingente e suadente al tempo stesso, con cui pare inevitabile prima o poi fare i conti e imparare a convivere, come mostra il finale a dir poco beffardo. Satira sociale corredata da un'inventiva comica straordinaria, che sa spaziare dal surreale al grottesco, e da una notevolissima capacità di giocare con le immagini (il mondo grigio del professore contrapposto alla sgargiante artificiosità del suo alter ego; l'intelligente e sorprendente uso della soggettiva), con le gag fisiche (gli esiti “cartooneschi” degli esercizi in palestra) e sonore (dopo una sbornia Kelp sente ogni rumore ingigantito all'eccesso) grazie a una padronanza davvero notevole del mezzo cinematografico. Il personaggio di Buddy Love è chiaramente ispirato a Dean Martin, che con Lewis fece coppia in ben sedici film prima della rottura del sodalizio artistico, e dà all'attore/regista la possibilità di mostrare tutta la sua versatilità interpretativa e la dirompente verve da mattatore. Rifatto da Eddie Murphy (Il professore matto del 1996), ma con esiti a dir poco modesti.
Quarto e più ambizioso film da regista per Jerry Lewis che rilegge il mito di Jekyll e Hyde, rimescolandone gli assunti teorici. Il “mostro” che emerge dopo la trasformazione è un uomo rude, arrogante e indisponente, ma al contempo estremamente affascinante e per certi versi a suo agio in una società superficiale e attenta quasi esclusivamente all'apparenza. Al contrario il professor Kelp, nonostante la sua goffaggine, la sua timidezza e un aspetto fisico poco attraente si rivela personaggio di buon cuore, sincero e affettuoso nonché fragile nel suo cercare di sentirsi integrato in un mondo che sembra escluderlo. La duplicità di Kelp/Love si rivela dunque metafora acuta sulla mostruosità del conformismo che porta allo svelamento di una natura sopita, respingente e suadente al tempo stesso, con cui pare inevitabile prima o poi fare i conti e imparare a convivere, come mostra il finale a dir poco beffardo. Satira sociale corredata da un'inventiva comica straordinaria, che sa spaziare dal surreale al grottesco, e da una notevolissima capacità di giocare con le immagini (il mondo grigio del professore contrapposto alla sgargiante artificiosità del suo alter ego; l'intelligente e sorprendente uso della soggettiva), con le gag fisiche (gli esiti “cartooneschi” degli esercizi in palestra) e sonore (dopo una sbornia Kelp sente ogni rumore ingigantito all'eccesso) grazie a una padronanza davvero notevole del mezzo cinematografico. Il personaggio di Buddy Love è chiaramente ispirato a Dean Martin, che con Lewis fece coppia in ben sedici film prima della rottura del sodalizio artistico, e dà all'attore/regista la possibilità di mostrare tutta la sua versatilità interpretativa e la dirompente verve da mattatore. Rifatto da Eddie Murphy (Il professore matto del 1996), ma con esiti a dir poco modesti.