Il grande imbroglio
Big Trouble
Durata
93
Formato
Regista
La moglie di un riccone (Beverly D'Angelo) mette in campo una truffa con la complicità di un'assicurazione, sfruttando la circostanza di un'incidente fittizio. L'assicuratore (Alan Arkin) fa la sua parte, ma il marito della donna (Peter Falk) non esiterà a ripresentarsi in barba a chi ha ordito il piano.
L'ultimo film di John Cassavetes somiglia a un'abdicazione: per la prima volta il regista lavora su una sceneggiatura non sua e la vibrante drammaticità del passato lascia il posto a una sottospecie di ingranaggio parodico, totalmente autosufficiente ma anche frustrante e dimenticabile nella propria cospicua inconcludenza. Intenzioni (modeste) che non vanno a bersaglio, col regista già malato che subentrò in corsa alla guida del progetto faticando però, com'è lampante, a imporvi il proprio marchio. Qua e là il cineasta newyorkese sembra alle prese con una rivisitazione in chiave sorniona e demitizzante del proprio stesso cinema, ma è una lettura complessivamente forzosa e innaturale, troppo blanda per essere applicata alla totalità dell'operazione.
L'ultimo film di John Cassavetes somiglia a un'abdicazione: per la prima volta il regista lavora su una sceneggiatura non sua e la vibrante drammaticità del passato lascia il posto a una sottospecie di ingranaggio parodico, totalmente autosufficiente ma anche frustrante e dimenticabile nella propria cospicua inconcludenza. Intenzioni (modeste) che non vanno a bersaglio, col regista già malato che subentrò in corsa alla guida del progetto faticando però, com'è lampante, a imporvi il proprio marchio. Qua e là il cineasta newyorkese sembra alle prese con una rivisitazione in chiave sorniona e demitizzante del proprio stesso cinema, ma è una lettura complessivamente forzosa e innaturale, troppo blanda per essere applicata alla totalità dell'operazione.