La pantera del West
The Oklahoma Woman
Durata
73
Formato
Regista
Dopo aver passato sei anni in galera, Steve Ward (Richard Denning) torna in libertà ed è pronto a reclamare un ranch che gli è stato lasciato in eredità. Il paese dove arriva è in subbuglio: si stanno svolgendo le elezioni per il nuovo sindaco e tra i candidati c'è la temibile Marie Saunders (Peggie Castle), proprietaria del saloon.
Non sono certo anni felici per il cinema di Roger Corman: nel 1956 ha firmato altri due lungometraggi di pessima fattura, come Il conquistatore del mondo e Il mercenario della morte, ma La pantera del West riesce a batterli tutti, negativamente parlando. La realizzazione è amatoriale, la storia priva di mordente e gli attori insostenibili. Il limite peggiore, però, è che si tratta di una pellicola verbosa come poche altre: i dialoghi chilometrici sono stati utilizzati per riempire i tempi morti senza spendere un solo. Il punto più basso della carriera di un regista, ancora alle prime armi, che in futuro realizzerà film importanti.
Non sono certo anni felici per il cinema di Roger Corman: nel 1956 ha firmato altri due lungometraggi di pessima fattura, come Il conquistatore del mondo e Il mercenario della morte, ma La pantera del West riesce a batterli tutti, negativamente parlando. La realizzazione è amatoriale, la storia priva di mordente e gli attori insostenibili. Il limite peggiore, però, è che si tratta di una pellicola verbosa come poche altre: i dialoghi chilometrici sono stati utilizzati per riempire i tempi morti senza spendere un solo. Il punto più basso della carriera di un regista, ancora alle prime armi, che in futuro realizzerà film importanti.