Qualcuno volò sul nido del cuculo
One Flew Over the Cuckoo's Nest
Premi Principali
Oscar alla miglior regia 1976
Golden Globe alla miglior regia 1976
Golden Globe al miglior attore in un film drammatico 1976
Oscar al miglior attore protagonista 1976
Durata
133
Formato
Regista
Tratto dall'omonimo romanzo di Ken Kesey, che narra dell'esperienza volontaria dell'autore in un centro per veterani di guerra, Qualcuno volò sul nido del cuculo è uno dei più toccanti e sconvolgenti film sulla malattia mentale e sulla realtà aberrante dei manicomi negli anni Settanta, quando pratiche barbare come elettroshock e lobotomia erano considerate di ordinaria amministrazione. Dosando perfettamente gli ingredienti, con un'alternanza di furore, goliardia e tragedia di raro equilibrio, il racconto di McMurphy e compagni è una testimonianza di umanità vibrante, disperata eppure splendida, un novello Freaks (1932) per cui è impossibile non provare un commosso turbamento. Memorabile la performance dell'istrionico Nicholson, ottimamente supportato da un cast corale fatto di personaggi iconici, come il tenerissimo Billy (Brad Dourif) o l'autistico Martini (DannyDeVito), sui quali troneggia il gigantesco, silenzioso Grande Capo Bromden (Will Sampson) e ai quali si oppone, con disumana crudeltà, la terrificante Ratched (Louise Fletcher, bravissima). Quasi interamente ambientato all'interno della claustrofobica struttura, è un inno alla vita degli ultimi e contemporaneamente un duro attacco a un sistema dimentico dei suoi figli più sfortunati, considerati alla stregua di pesi da cui liberarsi e non di fratelli da aiutare. Ma è anche, specialmente nell'antologico finale (citato persino in un episodio de I Simpson), un acutissimo grido di libertà. Cinque meritati premi Oscar: miglior film, miglior regia, miglior attore protagonista (Nicholson), miglior attrice protagonista (Fletcher) e miglior sceneggiatura non originale (Lawrence Hauben e Bo Goldman).