Jenny, regina della notte
Jenny
Durata
105
Formato
Regista
Danielle (Lisette Lanvin) scopre che sua madre Jenny (Françoise Rosay), da cui è rimasta lontana per qualche tempo, dirige un elegante bordello di lusso. Inconsapevole di trovarsi davanti l'amante di sua madre (Albert Préjean), Danielle s'innamora di lui, ricambiata.
Esordio di Marcel Carné, ispirato a un romanzo di Pierre Rocher adattato per il grande schermo da Jacques Constant e Jacques Prévert. La prima di tante collaborazioni tra Prévert e Carné, però, è un'opera incerta e del tutto acerba, girata su commissione (l'idea nacque dall'attrice Françoise Rosay, moglie del regista Jacques Feyder) e priva di quel tocco personale che il neo-autore dimostrerà già nelle sue opere successive. Qui c'è soltanto un abbozzo del suo futuro stile, giocato sul realismo e sui chiaroscuri, su personaggi ridotti ai margini della società e ridotti a un destino tragico. In Jenny, regina della notte si salvano l'atmosfera, l'ambientazione e il cast, ma per il resto è un lungometraggio trascurabile, vittima di un testo di partenza già piuttosto esile di per sé. Fotografia di Roger Hubert; musiche di Joseph Kosma.
Esordio di Marcel Carné, ispirato a un romanzo di Pierre Rocher adattato per il grande schermo da Jacques Constant e Jacques Prévert. La prima di tante collaborazioni tra Prévert e Carné, però, è un'opera incerta e del tutto acerba, girata su commissione (l'idea nacque dall'attrice Françoise Rosay, moglie del regista Jacques Feyder) e priva di quel tocco personale che il neo-autore dimostrerà già nelle sue opere successive. Qui c'è soltanto un abbozzo del suo futuro stile, giocato sul realismo e sui chiaroscuri, su personaggi ridotti ai margini della società e ridotti a un destino tragico. In Jenny, regina della notte si salvano l'atmosfera, l'ambientazione e il cast, ma per il resto è un lungometraggio trascurabile, vittima di un testo di partenza già piuttosto esile di per sé. Fotografia di Roger Hubert; musiche di Joseph Kosma.