
La vergine scaltra
La Marie du port
Durata
88
Formato
Regista
Henri (Jean Gabin), che gestisce una brasserie, s'infatua della bella Marie (Nicole Courcel) sorella della sua amante (Blanchette Brunoy). Marie è già fidanzata con Marcel (Claude Romain), ma ruoli e legami sentimentali potrebbero presto invertirsi.
Da un romanzo di Georges Simenon, un melodramma decisamente più leggero rispetto alla maggior parte delle pellicole precedenti di Carné. Un andamento un po' didascalico contrasta con i dialoghi efficaci (a cui ha collaborato, non accreditato, anche Jacques Prévert) e con un gruppo di attori perfettamente in parte: il risultato, così, convince a metà, diviso tra un'essenzialità visiva da manuale e qualche passaggio narrativo troppo prevedibile. Toccante, in ogni caso, la caratterizzazione del personaggio di Jean che, oltre alla brasserie, è proprietario anche di un cinema in cui si proiettano pellicole vintage che, certamente, Carné ha amato.
Da un romanzo di Georges Simenon, un melodramma decisamente più leggero rispetto alla maggior parte delle pellicole precedenti di Carné. Un andamento un po' didascalico contrasta con i dialoghi efficaci (a cui ha collaborato, non accreditato, anche Jacques Prévert) e con un gruppo di attori perfettamente in parte: il risultato, così, convince a metà, diviso tra un'essenzialità visiva da manuale e qualche passaggio narrativo troppo prevedibile. Toccante, in ogni caso, la caratterizzazione del personaggio di Jean che, oltre alla brasserie, è proprietario anche di un cinema in cui si proiettano pellicole vintage che, certamente, Carné ha amato.