La legge delle triadi
Soursweet
Durata
111
Formato
Regista
Da poco sposati, Chen (Danny Dun) e Lily (Sylvia Chang), di origini hongkonghesi, si trasferiscono a Londra per aprire un ristorante. Non hanno però tenuto conto della mafia locale, che gli starà alle costole per ottenere ciò che vuole.
Dopo il pessimo La protesta del silenzio (1987), girato negli Stati Uniti, il britannico Mike Newell torna a firmare una produzione inglese, ma il risultato non è tanto diverso da quello del film precedente. Dall'interessante romanzo di Timothy Mo, Ian McEwan (in una rara prova da sceneggiatore) ha tratto un copione banale e superficiale, che tende soltanto a semplificare il complesso materiale di partenza. Troppi cliché e pochi guizzi (regia compresa) in un film che ha davvero poco da dire e che, nonostante il soggetto, non riesce mai a intrattenere come vorrebbe e dovrebbe.
Dopo il pessimo La protesta del silenzio (1987), girato negli Stati Uniti, il britannico Mike Newell torna a firmare una produzione inglese, ma il risultato non è tanto diverso da quello del film precedente. Dall'interessante romanzo di Timothy Mo, Ian McEwan (in una rara prova da sceneggiatore) ha tratto un copione banale e superficiale, che tende soltanto a semplificare il complesso materiale di partenza. Troppi cliché e pochi guizzi (regia compresa) in un film che ha davvero poco da dire e che, nonostante il soggetto, non riesce mai a intrattenere come vorrebbe e dovrebbe.